Johnson & Johnson ha comunicato i dati relativi al primo semestre dell’esercizio 2019, che ha visto i ricavi a usd 40,6 miliardi segnando un -0,6% rispetto ai 40,8 miliardi dell’analogo periodo del 2018. L’andamento è dovuto principalmente alla performance del business Medical devices (-5,8% a 12,9 miliardi) parzialmente compensata da quella del comparto farmaceutico (+2,8% a 20,8 miliardi). Più stabile il segmento Consumer (-0,6% a 6,9 miliardi).
Da un punto di vista geografico gli USA continuano a essere il primo mercato con il 50,4% del totale dei ricavi e nei sei mesi hanno registrato un -0,3% a 20,5 miliardi. Più marcato il calo dell’Europa (-2,8% a 9,3 miliardi) e degli altri Paesi occidentali (-4,8% a 3,0 miliardi) mentre l’area APAC e Africa è cresciuta del 2,9% a 7,8 miliardi.
Il Mol è sceso dell’1,4% a 27,0 miliardi (66,6% dei ricavi) mentre l’Ebit e l’utile netto sono aumentati rispettivamente del 6,9% a 11,5 miliardi (28,2% del fatturato) e del 37,8% a 11,5 miliardi (28,2% dei ricavi) anche per la diminuzione delle spese di vendita, di marketing e amministrative nonché per il calo del carico fiscale.