Tlc – Fastweb punta al 10-15% del mercato wholesale ultrabroadband in 3 anni

Fastweb amplia la copertura dei propri servizi ultrabroadband wholesale per diventare il principale operatore alternativo di connettività a banda ultralarga all’ingrosso, offrendo anche agli operatori clienti della propria divisione Wholesale il miglior servizio di connettività, esattamente come già avviene per i clienti retail.

La società ha già siglato diversi accordi con cui mette a disposizione di operatori del mercato che non dispongono di rete proprietaria servizi di connettività a banda ultralarga all’ingrosso con una copertura del 75% del territorio nazionale. L’AD Alberto Calcagno afferma: “mettere la propria rete in fibra a disposizione di operatori terzi è un’operazione di sistema per accelerare la digitalizzazione e tutelare la competizione”.

Nelle 30 città nelle quali Fastweb, direttamente o attraverso FlashFiber, la joint venture con TIM, sta sviluppando una rete FTTH che già raggiunge 4 milioni di famiglie e imprese, gli altri operatori di telecomunicazione potranno acquistare servizi di accesso per fornire ai propri clienti retail servizi di connettività fino ad 1 Gigabit al secondo.

Nel resto del territorio Fastweb mette a disposizione servizi di accesso ultrabroadband in tecnologia VULA, sia basati sulla propria rete FTTC che su quella di TIM, ponendosi come “one-stop-shop” per gli operatori esistenti ma soprattutto per quelli che vogliono entrare sul mercato.

Grazie agli accordi già siglati con diversi operatori di primaria rilevanza nazionale, tra cui Tiscali e Wind Tre, Fastweb punta ad accrescere la propria presenza sul mercato wholesale ultrabroadband, raggiungendo una quota complessiva del mercato “contendibile” tra il 10 e il 15% entro i prossimi 3 anni.

“In un contesto in cui si intensificano i rumors su una possibile fusione tra TIM e OF, la decisione di Fastweb di mettere a disposizione la propria rete anche ai clienti di operatori terzi diventa cruciale anche in chiave competitiva, per evitare una rimonopolizzazione e garantire che operatori non infrastrutturati abbiano sempre a disposizione un’alternativa” ha evidenziato Alberto Calcagno.