Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,6%, facendo meglio del Ftse Mib (0,0%) e del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,5%).
Gli investitori prediligono un atteggiamento prudente, in attesa degli interventi in programma questa settimana da parte di alcuni esponenti della Fed e di nuovi segnali sull’andamento dell’economia.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a 190 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo di 9 punti base all’1,65 per cento.
Venerdì sera l’agenzia canadese Dbrs ha mantenuto invariato il rating sovrano sull’Italia a BBB (high) con trend stabile, citando i progressi delle banche nel miglioramento della qualità creditizia e l’impegno del governo nella direzione di una strategia di bilancio più rigida.
Tra le Big, ha fatto meglio Hera che riporta un +1,1 per cento.
Seguono Snam (+0,9%) ed Enel (+0,6%).
Mercoledì scorso l’Auditorium Enel a Roma ha ospitato gli analisti di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) che hanno presentato il report New Energy Outlook 2019 (NEO 2019), da cui emerge che nel 2050 l’energia solare ed eolica saranno le principali risorse rinnovabili e, insieme ai sistemi di accumulo, contribuiranno allo sviluppo sostenibile del pianeta.
Tra le Mid, continuano gli acquisti su Falck Renewables (+4,1%) che consolidano la performance della scorsa ottava (+7,6%).
Tra le Small, chiusura in rialzo per TerniEnergia (+0,8%) e Acsm Agam (+0,6%).