Analisi tecnica – Telecom Italia: quadro grafico di breve impostato al rialzo

Il deciso movimento ascendente avviato lo scorso 3 giugno in area 0,433 euro dalle quotazioni dei titoli del gruppo telefonico italiano ha consentito di superare agevolmente prima la media mobile a 50 sedute, e poi quella a 100 osservazioni, attualmente in transito a 0,498 euro. Da tre sedute (compresa quella attuale), i corsi delle azioni Telecom Italia sono poi partiti all’attacco della fondamentale media  mobile a 200 sedute, attualmente di passaggio a 0,506 euro.

Una chiusura di seduta al di sopra di questa decisiva resistenza dinamica, consentendo il rafforzamento dell’attuale uptrend di breve periodo, potrebbe spingere le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luigi Gubitosi verso la successiva barriera individuabile a 0,513 euro, al di sopra del quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 0,524 euro. Nel caso di superamento di questa resistenza i corsi delle azioni Telecom Italia potrebbero mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 0,538 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 0,550 euro.

Lo scenario negativo potrebbe, invece, iniziare a materializzarsi per le quotazioni dei titoli dell’ex-incumbent del settore tlc soltanto nel caso di cedimento di un primo supporto statico, ma anche dinamico, posizionato in area 0,498 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dalla rottura al ribasso di quota 0,486 euro. In questo caso, l’incremento della pressione dei venditori potrebbe favorire una nuova discesa verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo posizionabile a 0,474 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 0,464 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Telecom Italia è pari a +4,8% (-32,9% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 0,62 euro, con un potenziale rialzista del 22,4 per cento.

Prezzo di riferimento: 0,5067 euro

 

+8,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,55 euro;

+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,538 euro;

+3,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,524 euro;

+1,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,513 euro;

 

-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,498 euro;

-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,486 euro;

-6,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,474 euro;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,464 euro.