Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dell’1,2% e in linea all’omologo europeo (-1,7%), frenando anche il Ftse Mib (-0,6%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, innescate dalle incertezze sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, anche se i colloqui sono ripresi.
Nel frattempo, tutto sembra protendere per una riduzione dei tassi di 25 pb da parte della Fed nel meeting di fine mese, mentre la Bce ha ribadito un possibile nuovo allentamento monetario nel caso prosegua il rallentamento dell’economia.
Sul fronte domestico, la Commissione Europea ha deciso di non raccomandare la procedura d’infrazione contro l’Italia dopo che il Governo italiano ha presentato le misure necessarie per ridurre il rapporto deficit/Pil al 2,04% per l’anno in corso.
In questo contesto, con lo spread Btp-Btp leggermente risalito in area 190 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario è scattata di nuovo qualche presa di profitto.
Realizzi su tutti i titoli del Ftse Mib, tra cui UniCredit (-1,3%), che martedì era stata supportata anche dal miglioramento dell’outlook da parte di Standard & Poor’s e che procede con il de-risking, e Bper (-1,6%), il cui azionariato ha subito delle modifiche.
Sul Mid Cap tiene Credem (+0,2%), che ha reso noti gli obiettivi nel private banking per il 2019, mentre rallentano Popolare Sondrio (-0,1%) e Creval (-0,8%), il cui Ad Luigi Lovaglio in un’intervista ha ribadito che il piano al 2023 è basato sulla crescita organica.
Nuove prese di beneficio su Mps (-1,9%) dopo il balzo della seduta precedente, con il mercato che resta in attesa di novità sul fronte del de-risking, mentre la banca ha collocato con successo un bond Tier2 da 300 milioni.
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor sul fabbisogno patrimoniale, che potrebbe coinvolgere anche una banca. Il prossimo 25 luglio il piano, su cui circolano indiscrezioni di stampa, dovrà essere pronto. La banca, nel frattempo, ha smentito di avere un “buco” in bilancio.
Stop per Banca Finnat (-1,6%), che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.