Morgan Stanley ha archiviato il secondo trimestre 2019 con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 2,20 miliardi di dollari (-9,7% rispetto al periodo di confronto). L’utile per azione si è attestato a 1,23 dollari, a fronte di stime pari a 1,14 dollari e agli 1,3 dollari del periodo aprile-giugno 2018.
L’andamento ha risentito della performance debole dell’attività di trading, sia sull’azionario che sull’obbligazionario, e del calo del giro d’affari dell’advisory.
I ricavi si sono fissati a 10,24 miliardi di dollari (-3,4% rispetto al secondo trimestre 2018), per effetto del calo del giro d’affari dell’Institutional Securities, solo in parte compensato dalla crescita del Wealth Management e dell’Investment Management. Al 30 giugno 2019 il Cet1 è pari al 16,3 per cento.