Il colosso statunitense dei video in streaming ha reso noti i risultati del secondo trimestre del 2019, chiuso con ricavi per 4,92 miliardi di dollari. Risultato inferiore alle attese e in rialzo del 26% rispetto ai 3,9 miliardi del pari periodo 2018.
Deludente anche il numero degli utenti addizionali registrati, pari a 2,70 milioni, inferiore ai 5 milioni previsti e ai 5,45 milioni del medesimo trimestre 2018. Il dato ha risentito della perdita di 130.000 abbonati negli Stati Uniti a causa del rincaro dei prezzi e della programmazione debole.
Il numero degli iscritti nel mondo è invece salito a 151,56 milioni dai 124,35 milioni nel 2Q 2018.
A livello operativo, l’Ebitda adjusted del periodo si è attestato a 836 milioni, in crescita del 48,5% rispetto ai 563 milioni del secondo trimestre 2018.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 271 milioni, in calo rispetto ai 384 milioni nel secondo trimestre 2018.
L’utile per azione si è attestato a 60 centesimi rispetto agli 85 centesimi nel pari periodo 2018, mentre per il terzo trimestre sono attesi 1,04 centesimi per azione.
Infine, per il terzo trimestre la società prevede 5,25 miliardi di dollari di ricavi e una crescita di utenti addizionali di 7 milioni (da 6,1 milioni nel 3Q 18), di cui 800.000 negli Stati Uniti, grazie al ritorno sul piccolo schermo di alcune delle serie di maggiore successo, quali Stranger Things e Orange is the New Black.
Invece, il numero degli utenti nel mondo è previsto salire a 158,56 milioni.
Ieri sul Nasdaq il titolo ha chiuso in calo dello 0,97% a 362,44 dollari ad azione, per poi perdere il 12% nell’after hours.