Il consiglio di amministrazione di Trevi ha deliberato i dettagli gli aumenti di capitale a sostegno della manovra finanziaria di ristrutturazione del debito e ricapitalizzazione.
Il primo aumento di capitale a pagamento inscindibile, dell’importo massimo di 130 milioni, avverrà mediante l’emissione di 1.300 miliardi nuove azioni prive di valore nominale al prezzo di 0,0001 euro, e sarà offerto in opzione ai soci esistenti.
L’aumento di capitale è garantito per 77,4 milioni saranno garantiti dai soci FSI Investimenti e Polari Capital Management e per la parte restante da alcune banche finanziatrici.
Il secondo aumento di capitale ha un importo massimo di circa 63,1 milioni, inscindibile per 10,6 milioni, e prevede l’emissione di 631.372.420.000 di azioni prive di valore nominale al prezzo di 0,0001 euro.
Questa emissione sarà offerta, con esclusione dei diritto di opzione, alle banche finanziatrici individuate negli accordi che potranno così convertire il credito vantato nei confronti della società in capitale nel rapporto di 4,5:1.
La terza emissione riguarda “loyalty warrants” di tipo europeo, esercitabili alla scadenza fissata a cinque anni dall’emissione, da assegnare agli azionisti presenti prima dello stacco del diritto d’opzione del primo aumento di capitale.
Questi titoli permettono la sottoscrizione di azioni di nuova emissione per cassa al prezzo di 0,00013 euro e secondo il rapporto di 933 azioni per ogni warrant posseduto.
Agli azionisti che decidessero di non scambiare i warrant dal sesto mese alla scadenza è inoltre concesso il diritto di sottoscrivere 1 azione ogni 5 azioni sottoscritte nell’esercizio dei warrant, senza ulteriore conferimento.
Il CdA ha poi deliberato due raggruppamenti azionari nel rapporto di 1 azione ogni 100 azioni esistenti. Il primo da eseguirsi prima dell’avvio dell’aumento di capitale in opzione e il secondo successivamente all’esecuzione dello stesso.
Infine il board, conclusa la relativa istruttoria, ha ritenuto assorbita la richiesta di convocazione dell’assemblea per la revoca degli amministratori, richiesta dal socio Trevi Holding.
Infatti, nel corso dell’assemblea convocata per il prossimo 23 settembre è previsto il rinnovo degli organi sociali, oltre all’approvazione del bilanci 2017 e 2018 e alla presa d’atto circa l’idoneità delle misure previste dall’accordo di ristrutturazione.