Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,8%, facendo meglio del Ftse Mib (-0,6%) e del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,4%).
L’agenda macroeconomica ha visto la diffusione dei numeri finali di giugno sull’inflazione dell’eurozona, in lieve aumento all’1,3% dall’1,2% di maggio.
Positivi i dati sul fatturato e sugli ordinativi industriali in Italia, in crescita dell’1,6% e del 2,5% su base mensile a maggio.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile all’1,61 per cento.
Tra le Big, ha fatto meglio Enel (+1%). Ad alimentare gli acquisti la conferma del rating a lungo termine a Baa2 da parte di Moody’s, la quale ha migliorato l’outlook a “positivo” da “stabile”.
Segue Terna (+0,6%).
Italgas (+0,3%) ha perfezionato il collocamento di un nuovo bond senior unsecured a scadenza 24 aprile 2030 dell’importo di 600 milioni di euro — contro i previsti 500 milioni — con ordini finali superiori ai 2,25 miliardi.
Sono stati fissati un prezzo reoffer di 98,925 e una cedola di 0,875%, equivalenti a un rendimento di 0,981%.
Il premio di rendimento è di 78 punti base sul midswap dopo le prime indicazioni in area 105/110, corrette poi in area 85 punti base sul tasso di midswap e successivamente a 78/80 punti base sulla curva midswap.
Hera chiude in flessione (-0,2%) in scia al taglio della raccomandazione da Buy a Hold da parte di Kepler Cheuvreux, che ha lasciato inalterato il Target price a 3,5 euro.
Tra le Mid, ha fatto meglio Ascopiave (+1,7%).
Tra le Small, acquisti su Biancamano (+2,7%), chiude in flessione Alerion Clean Power (-0,7%).