Banche (+0,4%) – Ok Intesa SP (+0,3%) e UniCredit (+0,6%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un guadagno dello 0,4% e in direzione opposta rispetto all’omologo europeo (-0,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,1%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, innescate dalle incertezze sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, anche se i colloqui sono ripresi.

Nel frattempo, tutto sembra protendere per una riduzione dei tassi di 25 pb da parte della Fed nel meeting di fine mese, mentre la Bce ha ribadito un possibile nuovo allentamento monetario nel caso prosegua il rallentamento dell’economia.

Sul fronte domestico, la Commissione Europea ha deciso di non raccomandare la procedura d’infrazione contro l’Italia dopo che il Governo italiano ha presentato le misure necessarie per ridurre il rapporto deficit/Pil al 2,04% per l’anno in corso.

In questo contesto, con lo spread Btp-Btp nuovamente sceso in area 185 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario sono tornati gli acquisti.

Andamento contrastato per i titoli del Ftse Mib,tra i quali gli acquisti premiano UniCredit (+0,6%), su cui Standard & Poor’s ha migliorato l’outlook da parte di Standard & Poor’s e con la banca che procede con il de-risking, e Intesa Sanpaolo (+0,3%), la cui divisione private banking è in continua crescita.

Sul Mid Cap tengono Credem (0,0%), che ha reso noti gli obiettivi nel private banking per il 2019, e Creval (+0,3%), il cui Ad Luigi Lovaglio in un’intervista ha ribadito che il piano al 2023 è basato sulla crescita organica, mentre rallenta di nuovo Popolare Sondrio (-0,3%)

Ancora realizzi su Mps (-0,9%), con il mercato che resta in attesa di novità sul fronte del de-risking, mentre la banca ha collocato con successo un bond Tier2 da 300 milioni.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor sul fabbisogno patrimoniale e sulla possibile strutturazione, che potrebbe coinvolgere anche una banca. Il prossimo 25 luglio il piano, su cui circolano indiscrezioni di stampa, dovrà essere pronto. La banca, nel frattempo, ha smentito di avere un “buco” in bilancio.

Ok Banca Finnat (+0,3%), che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.