Askoll Eva (Aim) – Ampliare la gamma e migliorare l’efficienza per continuare a crescere

Il gruppo vicentino si prepara a proseguire il percorso di crescita grazie alle opportunità derivanti dallo sviluppo nel mercato dell’elettrico, sia nello sharing che nel delivery, accelerando al contempo lo sviluppo del segmento della componentistica. Una strategia che sarà accompagnata da un maggior focus sull’efficienza produttiva per sostenere la necessaria crescita dei volumi e il ramp up degli impianti.

“Accelerare sul business della componentistica e completare la gamma nella mobilità professionale, portando avanti i processi di efficienza produttiva per aumentare la capacità e migliorare il time to market”.

Sono queste le priorità strategiche individuate dall’amministratore delegato di Askoll Eva, Gian Franco Nanni, per proseguire il percorso di crescita dei volumi dopo aver sostanzialmente quadruplicato i ricavi nel 2018 superando i 14 milioni.

Lo scorso esercizio ha visto un cambio di strategia già avviato nel 2017 passando dalle sole vendite al segmento retail a quelli del delivery e dello sharing, business nei quali la società intende rafforzarsi ulteriormente ampliando l’offerta prodotti.

A ciò verrà affiancato un maggior sviluppo del segmento della componentistica, che consentirà inoltre la possibilità di sfruttare le sinergie tra i diversi settori dell’azienda migliorando la flessibilità.

Il tutto accompagnato da una serie di iniziative volte all’efficientamento produttivo e all’aumento della capacità, con un focus in particolare sui sistemi di logistica per migliorare il time to market incrementando così le quote di mercato.

Una strategia che dovrebbe consentire di cogliere le diverse opportunità di crescita in uno scenario che si conferma positivo, alla luce della sempre maggior attenzione del mercato verso i temi dell’ecosostenibilità e della mobilità elettrica.

Dopo un parziale rallentamento nello sharing nel primo semestre, il management prevede un parziale recupero già nella seconda parte dell’anno. La crescita dovrebbe beneficiare delle partnership per fornire le flotte agli operatori della mobilità professionale, mentre un’ulteriore spinta dovrebbe arrivare dall’inizio delle vendite di componenti a partire dalla seconda metà del 2020.

Gian Franco Nanni, amministratore delegato di Askoll Eva, illustra le priorità strategiche

“Estendere la gamma anche al business della componentistica; completare l’offerta nel settore della mobilità professionale sia nello sharing che nel delivery; portare avanti i processi di efficientamento produttivo in vista dell’attesa crescita dei volumi”.

Gian Franco Nanni, Ceo di Askoll Eva

Sono queste le priorità strategiche, come ricorda l’amministratore delegato di Askoll Eva Gian Franco Nanni, “a cui stiamo lavorando e che saranno alla base del nuovo piano industriale al 2022 che ultimeremo dopo l’estate”.

A ciò si aggiunge l’obiettivo di aumentare la flessibilità soprattutto in un settore poco lineare come quello dello sharing, per rispondere in modo proattivo alle esigenze della domanda sfruttando le sinergie tra i diversi segmenti di business.

Il tutto “in uno scenario che si conferma positivo e che presenta significative opportunità di crescita, alla luce del sempre maggiore sviluppo del settore dell’elettrico e della maggiore attenzione alle tematiche ambientali”.

Lo sviluppo della componentistica

“La nostra strategia di crescita passerà attraverso l’ampliamento del nostro ventaglio di offerta affiancando al core business un maggiore sviluppo del segmento della componentistica anche al di fuori del mercato delle due ruote” dichiara il Ceo.

Se da una parte la società non modifica l’indirizzo generale di produttore di e-bike ed e-scooter, dall’altro intende infatti accelerare sul segmento Oem fornendo kit di batterie, motori e componenti elettroniche anche alla luce di uno sviluppo meno rapido del previsto del segmento retail.

“Riteniamo che le nostre tecnologie e il nostro know how, spiega Nanni, ci permettano di applicare le nostre soluzioni a un vastissimo numero di business alternativi a quello delle due ruote, con lo sviluppo di importanti sinergie”.

Un mercato che presenta significative opportunità di crescita, alla luce di una domanda in ascesa e di un’offerta ancora molto limitata. “Oggi in Europa c’è una grande richiesta di veicoli elettrici ma un’offerta contenuta di componenti, dato che la maggior parte delle forniture proviene dalla Cina” afferma l’ad.

“Stiamo quindi lavorando in questa direzione e contiamo di riuscire a comunicare i primi accordi entro la fine di quest’anno, mentre le prime vendite dovrebbero cominciare a partire dalla seconda metà del 2020”.

Completare la gamma nella mobilità professionale

“Oltre ad aumentare il peso del business della componentistica, la nostra priorità resta quella di completare l’offerta nell’ambito della mobilità professionale sia nel segmento dello sharing che nel delivery” prosegue Nanni.

Per quanto riguarda lo sharing, “i primi mesi del 2019 hanno visto una crescita inferiore alle nostre attese, dato il rinvio degli ordini da parte degli operatori del mercato, con un parziale recupero già atteso nel secondo semestre”.

Da un punto di vista normativo, le municipalità a livello europeo stanno definendo norme di deroga alla circolazione stabilendo al contempo delle regole per calmierare il numero e la capacità massima degli operatori di sharing in ciascuna città.

“Definite le nuove norme, ci attendiamo una ripresa degli ordini da parte dei diversi operatori che intendono occupare gli spazi di mercato, facendoci trovare pronti con la nostra offerta di biciclette e scooter elettrici e senza escludere novità sul fronte dei monopattini” afferma l’ad di Askoll Eva.

Nel business del delivery, invece, “stiamo lavorando in particolare su sistemi di connettività per fornire ai nostri clienti veicoli tecnologicamente sempre più avanzati. I gestori delle flotte intendono applicare alle loro unità delle logiche di street management, ottimizzandone l’utilizzo e i costi”.

Migliorare l’efficienza produttiva

Una serie di iniziative che dovrebbero portare a un significativo incremento dei volumi del gruppo, richiedendo quindi una sempre maggiore attenzione ai temi dell’efficienza per sfruttare le economie di scala e i benefici della leva operativa.

“Nel 2018 abbiamo avviato un processo di efficientamento di tutto il sistema produttivo volto ad aumentare la capacità e renderla più efficiente soprattutto in vista dell’acquisizione di commesse importanti” conferma Nanni.

Il primo passo di un’azione che Askoll Eva porterà avanti concentrandosi anche sul sistema logistico, per ridurre i tempi di giacenza in magazzino e migliorare il time to market diminuendo il rischio di ritardi nelle consegne.

Questo dovrebbe avere un impatto immediato sulle quote di mercato incrementando l’entrata ordini, oltre a ricollegarsi al tema della flessibilità per meglio affrontare le esigenze della domanda soprattutto in settori poco prevedibili come quello dello sharing.

“Grazie alle sinergie tra i diversi business dell’azienda riusciamo a spostare la produzione da un settore all’altro in base alle esigenze del mercato, senza impattare sulla capacità complessiva” spiega il Ceo. “Anche per questo è importante sviluppare business alternativi come quello della componentistica, ottimizzando la produzione e aumentando le sinergie”.

L’andamento del primo semestre 2019

Dopo un 2018 che ha visto i ricavi sostanzialmente quadruplicati a 14 milioni, il primo semestre ha mostrato un rallentamento della crescita legato soprattutto al segmento sharing che dovrebbe comunque registrare una parziale ripresa nella seconda parte dell’anno.

“Il delivery continua invece a mostrare un andamento positivo con una dinamica che dovrebbe confermare i nostri obiettivi, anche alla luce delle iniziative per migliorare ancora sia nell’ambito delle poste che in quello del food”.

Un’ulteriore spinta dovrebbe poi arrivare dagli incentivi statali sui veicoli elettrici, poco utilizzati nel primo semestre a causa di un ritardo dei decreti attuativi e di un sistema di erogazione poco efficiente.

“Sia l’utenza privata che quella professionale presenta un parco veicoli piuttosto vecchio che necessita una sostituzione, con la possibilità di prendere in considerazione l’elettrico anche grazie agli incentivi” sottolinea Gian Franco Nanni.

“A ciò si aggiungono le operazioni commerciali in questa direzione che stanno mettendo in campo gli operatori di noleggio a lungo termine, offrendo un’ulteriore opportunità di crescita”.

Lo scenario del prossimo biennio

Le prospettive di Askoll Eva per i prossimi anni si confermano quindi molto positive, alla luce del crescente interesse del mercato verso le tematiche legate all’ecosostenibilità anche in considerazione dei risparmi di costo connessi all’efficienza energetica.

La società prevede quindi di proseguire il proprio percorso di crescita dei volumi, migliorando al contempo la redditività grazie alle iniziative di efficientamento produttivo e alle economie di scala.

“Stiamo lavorando a una ridefinizione del piano industriale al 2022 dopo quello presentato in sede di Ipo, con l’obiettivo di meglio riflettere l’evoluzione del mercato e includere le opportunità legate al business della componentistica” dichiara l’amministratore delegato di Askoll.

“Confermiamo le nostre prospettive di crescita, ribilanciando però i volumi previsti nei diversi segmenti dato lo sviluppo più lento del previsto del retail e il cambiamento della nostra strategia su un maggiore orientamento verso l’utenza professionale e la componentistica”.

Borsa

Negli ultimi dodici mesi il titolo Askoll Eva ha perso circa il 34% rispetto al -8% circa del Ftse Italia Aim, attestandosi poco sopra quota 2,43 euro in prossimità dei minimi dalla quotazione avvenuta nel luglio 2018 a un prezzo di collocamento di 3,50 euro.

Una performance condizionata in particolare dall’andamento negativo da inizio anno, con le azioni del gruppo che hanno perso circa il 25% da gennaio rispetto al +7% segnato dall’indice di riferimento.

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