Ubs ha archiviato il secondo trimestre 2019 con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 1,39 miliardi di dollari, leggermente superiore al 1,38 miliardi del periodo di confronto. L’utile per azione si è attestato a 0,37 dollari, poco superiore alle stime degli analisti e ai 0,36 dollari del periodo aprile-giugno 2018.
L’utile operativo di gruppo si attesta a 1,79 miliardi, in calo dell’1,87% rispetto al secondo trimestre 2018.
L’andamento ha risentito del calo dei ricavi della divisioni di investment banking e wealth management, controbilanciato parzialmente dalle divisioni minori di personal & corporate banking e asset management.
Più nel dettaglio, la divisione di investment banking, che ha risentito del calo dei ricavi da trading sia sull’azionario che sull’obbligazionario, ha registrato un calo dell’utile operativo a 440 milioni di dollari da 571 milioni di dollari del periodo di confronto (-23% a/a).
Il wealth management invece, la maggiore del gruppo, ha registrato un calo dell’utile operativo a 886 milioni, contro il miliardo del periodo di confronto.