SG Company (Aim) – Spinolo illustra i numeri e le strategie del piano al 2022

“Senza trascurare il nostro core business, il B2B, il quale rimarrà la divisione che maggiormente contribuisce ai ricavi del Gruppo, punteremo molto anche sul segmento B2C attraverso l’offerta di format completamente scalabili che offrono interessanti e significative opportunità di Cross Selling, Up Selling e anche esportazione sui mercati esteri.”

Sono queste le maggiori linee a supporto della crescita organica del piano industriale 2019-2022, illustrate da Luigi Spinolo, CFO e socio fondatore – insieme a Davide Verdesca, CEO e Chairman – di SG Company, che sul tema aggiunge: “Ci aspettiamo una crescita media annua dei ricavi (2019-2022 CAGR) del 10-15%, e che dovrebbero collocarsi fra i 60 ed i 66 milioni nel 2022. Un progresso i cui effetti emergeranno anche sui margini, a partire dal 2020, quando saranno completati gli investimenti e i costi di struttura sostenuti nel biennio 2018-2019”.

Più in particolare, prosegue Spinolo, “la crescita del fatturato sarà sostenuta principalmente dallo sviluppo organico, incluso i mercati internazionali, senza trascurare le operazioni di M&A. Ma tutto ciò sarà focalizzato sulle attività B2C, area di business particolarmente promettente anche per la sua redditività, decisamente più elevata di quella B2B correlata alla componente ‘logistica’”.

“Dedicheremo, quindi, particolare attenzione ai format proprio in virtù della loro scalabilità e della loro redditività. Terminata la prima fase di creazione e di sviluppo, questi ultimi possono generare buoni margini operativi grazie ai minori costi fissi correlati alla standardizzazione dei format. Processi grazie ai quali i format potranno essere estesi a diversi mercati, anche al di fuori del Paese, e a diversi rami di business, fra i quali è doveroso segnalare quelli dell’automotive, dei beni di lusso e del food & beverage”.

Il CFO di SG Company ricorda infatti che “il settore Automotive sta avendo molto successo, specialmente grazie al format ‘BluE’ dedicato mobilità elettrica, mentre procede più lentamente, ma in linea alle attese, il settore Luxury. Tanto invece è già stato fatto per il settore Food & Beverage grazie alla recente acquisizione di Cev Holding che ha portato con sé i format ‘Milano Wine Week e Milano Food Week’”.

Il Gruppo, che nelle scorse settimane ha riunito tutte le attività nel nuovo quartier generale di Corso Monforte 20, ha poi identificato come “secondo driver della crescita le sinergie che esistono e che si possono creare tra i format e la divisione B2B. L’offerta di format a clienti, che sono spesso grosse multinazionali, permette il contatto con le figure apicali delle società cliente e questo agevola l’offerta di altri servizi, specialmente gli eventi B2B”.

Novità positive emergono anche dall’analisi del contesto di mercato e dagli scenari attesi per il prossimo biennio. SG Company, ricorda Spinolo, “rafforzerà il vantaggio competitivo grazie ad una struttura più efficiente ed efficace, alle maggiori dimensioni e alla maggiore visibilità sul mercato”.

E un aiuto giungerà anche dalla scelta della quotazione in quanto, completa il CFO di SG Company, “ci siamo quotati sull’Aim in un’ottica di posizionamento e per differenziarci in un settore frastagliato e dominato da tante piccole società. In questo momento poi, il differenziale è rafforzato da una offerta di servizi molto più ampia e completa. In sostanza siamo un Hub Integrato e che ci permette di puntare anche a clienti di maggiori dimensioni”.

Iniziative grazie le quali il margine di business dovrebbe presentare un progresso annuo (CAGR 2019-2022) compreso fra il 15 e il 20 per cento nell’orizzonte del piano.

E i primi progressi, prosegue Spinolo, emergeranno dal 2020 in quanto l’esercizio in corso dovrebbe riproporre nella sostanza lo scenario del 2018 anche perché il bilancio 2019 sarà ancora condizionato dai costi non ricorrenti finalizzati agli investimenti sulla struttura, alla riorganizzazione che porterà alla “one company” ed al ridisegno complessivo dei ruoli all’interno di una organizzazione sempre più orizzontale e digitale.

Iniziative i cui benefici, completa Spinolo, emergeranno a partire dal 2020, quando si paleseranno anche i benefici legati alla messa a regime di alcuni format e le altre attività a maggior margine.”

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