Banche (+1,6%) – Seduta positiva, spiccano Unicredit (+2,6%) e Credem (+3,3%)

Seduta positiva per il comparto bancario con il Ftse Italia Banche in rialzo del 1,6% dietro l’omologo europeo (+2,5%), e supportando il Ftse Mib (+1%).

Gli investitori sono in attesa degli appuntamenti con le banche centrali in programma nei prossimi giorni. Mercoledì la Fed dovrebbe abbassare il costo del denaro di 25 punti base mentre giovedì è il turno della Bce che potrebbe preparare il terreno per un futuro ritocco ai tassi di interesse.

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, confermati dalle stime del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (IMF) che ha limato dello 0,1% l’outlook di crescita globale.

Per quanto riguarda l’Italia, l’IMF ha limato allo 0,8% la crescita del Pil 2020 mentre è rimasta invariata per il 2019 a 0,1%.

Sul fronte nazionale, nei giorni scorsi lo spread era tornato sopra i 200 pb (fonte Mts Markets) per via di nuovi dubbi circa la tenuta del Governo, salvo poi scendere in area 196 pb nella seduta di ieri e sostenendo di fatto il settore bancario.

Tra i titoli del Ftse Mib, spicca UniCredit (+2,6%) sulle voci di un possibile taglio del personale nel prossimo piano industriale per sostenere l’efficienza. Mustier intanto ha allontanato le voci di M&A.

Seguono Intesa Sanpaolo (+1,2%), la cui divisione private banking è in continua crescita.

Acquisti anche su Ubi (+0,6%) che ha ceduto circa 900 milioni lordi di sofferenze in due operazioni mentre è in controtendenza Bper (-0,5%) che ieri ha concluso l’acquisto del 39,99% di Arca Holding insieme alla Banca Popolare di Sondrio (+0,9%).

Sul Mid Cap, inverte la rotta Credem (+3,3%), che ha reso noti gli obiettivi nel private banking per il 2019. Acquisti anche su Creval (+1,9%), il cui Ad Luigi Lovaglio in un’intervista ha ribadito che il piano al 2023 è basato sulla crescita organica

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor sul fabbisogno patrimoniale e sulla possibile strutturazione dello stesso, che potrebbe coinvolgere una banca. Il prossimo 25 luglio il piano, su cui circolano indiscrezioni di stampa, dovrà essere pronto. La banca, nel frattempo, ha smentito di avere un “buco” in bilancio.

PositivaBanca Finnat (+0,3%), che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.