Ecosuntek (Aim) – Mira ad estendere il portafoglio fotovoltaico

L’energia fotovoltaica nei prossimi anni “crescerà in maniera importante in Italia e nel resto del mondo” e in questo contesto, ricorda Matteo Minelli, Ceo di Ecosuntek, “vogliamo giocare la partita da protagonista”.  La strategia di crescita del gruppo attivo nel settore delle energie rinnovabili prevede infatti “l’accelerazione dello sviluppo nel settore della power generation sia con l’acquisizione di parchi fotovoltaici allacciati alla rete con un Irr (internal Rate of Return) pari o superiore all’8-10 per cento sia attraverso lo sviluppo e la successiva costruzione di progetti in Grid Parity”. Nel frattempo i conti 2018 mostrano ricavi totali più che raddoppiati a 72,4 milioni, un Ebitda margin adj al 5% (11% 2017 adj) e Ebit al 2,6% (4,5% 2017 adj).

Ecosuntek rappresenta una delle realtà economiche maggiormente in crescita nel settore delle rinnovabili, vantando un track record di impianti realizzati su terreni ed edifici per una potenza complessiva di circa 200 MW, di cui 17 MW di proprietà.

Come evidenziato da Matteo Minelli, Ad di Ecosuntek “nel corso del 2018 il gruppo ha seguito con grande attenzione le nuove prospettive che sembrano affacciarsi nel mercato italiano delle energie rinnovabili, ed in modo particolare del fotovoltaico, relativamente agli investimenti in Grid Parity; la società sta portando avanti degli sviluppi propri relativi agli iter autorizzativi per le concessioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici al Centro e al Sud Italia”.

“Gli assi principali di sviluppo del gruppo – conclude Matteo Minelli – per gli anni a venire, anche grazie alle nuove prospettive della Grid Parity e più in generale del settore Green, continueranno ad essere quello della Power Generation e quello del dispacciamento e vendita al cliente finale di Energia Elettrica da fonti rinnovabili e Gas.”

Nei prossimi esercizi, il gruppo umbro metterà in campo politiche volte all’acquisizione di asset fotovoltaici sul mercato secondario che garantiscano un elevato Irr (Internal Rate of Return). Nel 2018 il gruppo ha iniziato a sviluppare alcuni importanti progetti fotovoltaici da realizzarsi in Grid Parity.

In quest’ambito, la società ha in corso, presso gli enti competenti, gli iter per il rilascio delle appropriate autorizzazioni per la realizzazione di tali impianti che dovrebbero concludersi nel biennio 2019-2020.

Nel frattempo, la gestione 2018 si è chiusa con ricavi totali consolidati più che raddoppiati a 72,4 milioni, riconducibili essenzialmente all’attività di reseller e commercio di energia elettrica e il ritorno all’utile lordo per 0,8 milioni. I margini operativi seppure aumentati in termini assoluti, mostrano una minore marginalità connessa al business power generation.

CONTO ECONOMICO

A seguito della variazione dell’area di consolidamento, con l’inclusione di Mowbray (luglio 2017) e il deconsolidamento di Ecodelm (ceduta nel luglio 2017), nonché dell’iscrizione di partite non ricorrenti negli esercizi 2017 e 2018, la società ha fornito i principali indicatori economici adjusted.

Premesso ciò, nel 2018 è proseguito il positivo trend dei ricavi del gruppo, passati da 33,7 milioni a 72,4 milioni. Andamento riconducibile sostanzialmente all’incremento dell’attività di reseller e vendita dell’energia elettrica, a fronte del calo dell’attività di power generation connessa anche alla variazione dell’area di consolidamento.

La variazione dell’area di consolidamento si è riflessa altresì su Ebitda ed Ebit che, seppure aumentati rispettivamente a 3,7 milioni (+5% rispetto al dato adjusted 2017) e a 1,8 milioni (+23% sul 2017 adj), hanno mostrato un calo della marginalità al 5% (11% 2017 adj) e al 2,6% (4,5% 2017 adj).

Decisivo il calo degli oneri finanziari netti a 0,8 milioni (4,7 milioni nel 2017) principalmente per cessione di Ecodelm che apportava rilevanti di interessi passivi.

Tutto ciò conduce ad un utile ante imposte adjusted positivo per 0,8 milioni, rispetto ai 2,2 milioni di perdita del 2017 adj.

Spesate imposte per 0,6 milioni (positive per 0,8 milioni nel 2017), l’esercizio si è chiuso con un utile netto di competenza pari a 56 mila euro, che si confronta con una perdita netta di 3,2 milioni del 2017.

BREAKDOWN RICAVI

Dalla disanima dei ricavi per linea di business si rileva che l’attività di reseller (commercio di energia) nel triennio ha registrato una forte crescita fino a rappresentare nel 2018 oltre il 91% del totale ricavi, con un incremento rispetto al 2017 del 144% a quasi 66 milioni.

Diversamente nel periodo è progressivamente diminuito l’apporto dell’attività di power generation (impianti fotovoltaici). In particolare nel 2018 le performance sono state inferiori rispetto al 2017, con una riduzione della produzione del 14% medio, a causa delle condizioni meteo meno favorevoli, e del 21% a 4,7 milioni dei ricavi. Un andamento attribuibile anche alle variazioni intervenute nell’area di consolidamento che si ricorda hanno comportato l’inclusione di Mowbray dalla data di acquisizione (luglio 2017) e il deconsolidamento di Ecodelm, che ha contribuito ai risultati fino alla cessione di luglio 2017.

STATO PATRIMONIALE

Sul fronte patrimoniale, permane un elevato livello di indebitamento finanziario netto adjusted che, dopo la diminuzione del 2017 a circa 26 milioni (37,8 milioni nel 2016), nel 2018 rileva un lieve aumento a 27 milioni in particolare a causa dell’accessione di linee di credito a breve dalla partecipata della controllata Eco Trade, a sostegno del circolante e dello sviluppo dell’attività, confermandosi, tuttavia, una notevole diminuzione rispetto all’esercizio 2016.

RATIO

Dall’analisi dei principali ratio di bilancio emerge che l’indicatore della capacità di ripagamento del debito su base adjusted resta elevata anche se registra una diminuzione da 10,12x del 2016 a 7,28x e 7,26x rispettivamente del 2017 e 2018.

Risulta ridotto, anche se permane elevato, il quoziente di indebitamento, passato da 8x del 2016 a 5,8x di fine 2018.

STRATEGIA

Il management in linea con la propria strategia di sviluppo intende in particolare accelerare il processo di crescita nel settore della power generation attraverso l’acquisizione di parchi fotovoltaici allacciati alla rete con un IRR (internal Rate of Return) pari o superiore al 8-10 per cento.

Un altro punto importante riguarda la “filiera” del mercato energetico, consistente nell’attività di acquisto, vendita e trading dell’energia, attraverso la controllata Eco Trade. Intende inoltre attivare nuove linee di business legate all’efficienza energetica e ai Seu (Sistemi efficienti di utenza).

Guardando oltrefrontiera il gruppo intende cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione dei sistemi incentivanti, anche come parte di Epc (Engineering, Procurement, Construction) sfruttando il consolidamento il know-how e l’esperienza maturata, nel territorio nazionale, nello sviluppo della propria rete commerciale.

PUNTI DI FORZA

Gli impianti di proprietà di Ecosuntek sono tutti localizzati nell’Italia centrale e prevalentemente in Umbria. Questo consente al personale del gruppo di monitorare agevolmente tali strutture nonché intervenire tempestivamente in caso di necessità.

La struttura organizzativa della società è particolarmente snella e focalizzata sul business caratteristico del gruppo. Quasi tutte le attività sono esternalizzate a partner strategici con il vantaggio di mantenere bassi i costi di struttura.

PUNTI DI DEBOLEZZA

La strategia di sviluppo avviata attraverso la diversificazione dell’attività potrebbe essere inficiata dalla mancata implementazione efficace della stessa pesando pertanto sulla situazione economico/finanziaria e patrimoniale nonché sulle prospettive di crescita del gruppo.

Condizioni climatiche particolarmente avverse potrebbero comportare una minore produttività degli impianti e, dunque, una minore redditività per la società, con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo.

OPPORTUNITÀ

Il settore delle energie da fonti rinnovabili è un settore in continua a crescita e con elevate potenzialità di sviluppo sia in Italia che all’estero.

Di rilievo le prospettive di crescita dell’attività di vendita di energia elettrica anche grazie alla completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica. Secondo la società si riverseranno sul mercato elettrico oltre 20 milioni di “nuove” utenze che oggi operano nel regime cosiddetto di “Maggior Tutela”, con la possibilità quindi, per tutti gli operatori del libero mercato, di intercettare nuovi clienti.

MINACCE

L’evoluzione del quadro normativo con l’introduzione di regole che non prevedano incentivi o incentivi minori rispetto a quelli del passato potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del gruppo. Inoltre, l’eventuale imposizione di obblighi di adeguamento e modifica degli impianti esistenti o di ulteriori adempimenti connessi all’esercizio degli stessi potrebbero comportare modifiche e richiedere maggiori investimenti, costi di produzione o comunque rallentare lo sviluppo delle attività.

Con riferimento alle caratteristiche del settore del commercio di energia elettrica e gas, il gruppo è esposto al rischio prezzo commodities, ovvero al rischio di mercato legato alle variazioni dei prezzi delle materie prime energetiche (energia elettrica, gas naturale) nonché del cambio ad esse associato.

BORSA

Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 17,2%, complessivamente sovraperformando l’indice di riferimento, il Ftse Aim Italia, che nello stesso periodo ha riportato un +7,6% per cento.

Da segnalare il massimo relativo a 6,00 euro toccato lo scorso 30 maggio, data a partire dalla quale le azioni hanno ritracciato stabilizzandosi intorno a un prezzo di 5,10 euro.

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