Il Fitd e Cassa Centrale Banca (CCB) hanno trovato l’accordo affinché il gruppo cooperativo trentino partecipi al piano di salvataggio da 900 milioni di Carige.
Nella parte che dovrà essere coperta con un aumento di capitale da 700 milioni, CCB (che ieri ha tenuto il cda) interverrà con un investimento di 65-70 milioni rilevando il 9,9% del capitale, secondo quanto riporta la stampa.
In seguito, il gruppo salirà progressivamente rilevando le quote del Fitd, con le due parti che avrebbero riavvicinato le posizioni su modalità e tempistiche in cui questo avverrà.
Il Fitd aderirà all’aumento con la conversione del bond da 313 milioni da parte dello Schema Volontario e con 170 milioni attraverso lo Schema Obbligatorio; importo che potrebbe salire a 320 milioni se gli attuali soci (in primis la famiglia Malacalza) non coprissero i 150 milioni a loro destinati.
In merito al bond da 200 milioni, CCB ne sottoscriverà il 50%, mentre la parte restante, oltre a Mediocredito Centrale e Credito Sportivo, potrebbe essere coperta, secondo la stampa, dai fondi Apollo (tramite Amissima) e Varde, da Mediolanum e da Cattolica.
Proprio oggi, termine ultimo, dovrebbe essere informata la Bce sullo stato di avanzamento. La Vigilanza potrebbe poi concedere alcuni giorni per sistemare i dettagli, con l’obiettivo di arrivare al piano definitivo tra fine luglio e inizio agosto e convocare l’assemblea, in cui è necessario l’assenso dei Malacalza.