I dati del primo semestre 2018 sono stati riesposti per consentire il confronto omogeneo con il primo semestre 2019, in seguito all’accordo di cessione delle attività E&P, approvata dal Cda lo scorso 3 luglio.
Il gruppo Edison ha registrato ricavi di vendita in crescita su base annua del 2,3% a 4.307 milioni, che hanno beneficiato della performance della filiera energia elettrica, il cui fatturato è balzato del 13,6% a 2.071 milioni (circa il 48% del giro di affari totale), grazie all’aumento dei prezzi medi di vendita.
Sostanzialmente stabile i ricavi delle attività di compravendita del gas, pari a 2.686 milioni (circa il 62% del totale), rispetto ai 2.697 milioni del periodo di confronto.
L’Ebitda è salito del 37,8% a 328 milioni, trainato dalla filiera energia elettrica (+28% a 233 milioni, il 71% dell’Ebitda totale), grazie principalmente al contributo del comparto eolico e a una maggiore redditività della generazione termoelettrica.
Il settore di compravendita del gas, che include il risultato delle attività regolate, registra un incremento del 32,7% a 146 milioni, rispetto ai 110 milioni dei primi sei mesi del 2018, su cui avevano pesato eventi climatici avversi.
L’Ebit è balzato del 70,4% a 167 milioni, dopo ammortamenti e perdite di valore aumentati meno che proporzionalmente (+15% a 161 milioni). Nel dettaglio gli ammortamenti sono stati pari a 154 milioni (125 milioni nel primo semestre 2018).
Il risultato netto da continuing operations ammonta a 121 milioni, a fronte dei 70 milioni del periodo di confronto, grazie all’andamento dei settori chiave della filiera elettrica e delle attività gas.
Il conto economico si chiude con una perdita netta di pertinenza dei soci di 406 milioni, a fronte dell’utile netto di 62 milioni del 1H 2018, che include la perdita di 518 milioni dovuta alla dismissione delle attività E&P, su cui hanno pesato effetti negativi sul piano regolamentare e in termini di andamento dello scenario di mercato del brent e del gas, nonché una quota di goodwill, indistinto della filiera idrocarburi attribuito alle attività E&P.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 si esprime in 298 milioni in calo di 118 milioni rispetto ai 416 milioni di fine di dicembre 2018, grazie alla generazione di cassa da attività operativa, malgrado l’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019 (165 milioni).
A seguito della dismissione del business E&P e della recente acquisizione nel settore delle rinnovabili (Edf Energies Nouvelles Italia), il management di Edison rivede le stime dell’Ebitda per l’intero 2019 in un intervallo tra 550 e 600 milioni, con un incremento di circa 50 milioni rispetto alla precedente indicazione, a perimetro costante.
Le predette operazioni rientrano nel piano di sviluppo strategico 2019-2021 del gruppo, che prevede investimenti in Italia destinati prevalentemente allo sviluppo della capacità di generazione da fonti rinnovabili e gas e al rafforzamento della clientela e dei servizi di efficienza energetica.