Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,7%, facendo meglio del Ftse Mib (+0,6%) e del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,4%).
In Europa cresce l’attesa per la riunione della Bce, da cui non si attendono modifiche ai tassi di interesse ma indicazioni su un eventuale intervento a settembre e sulle misure allo studio per sostenere l’economia dell’eurozona.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 188 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo di 12 punti base all’1,51 per cento.
Tra le Big, Enel riporta un +0,9 per cento.
I soci della controllata Enel Russia hanno approvato la vendita dell’impianto a carbone di Reftinskaya GRES a JSC Kuzbassenergo, società controllata da Siberian Generating Company. Il corrispettivo è confermato in un importo non inferiore a 21 miliardi di rubli (equivalenti a circa 297 milioni di euro al cambio corrente). Il closing è previsto entro 18 mesi dall’approvazione dell’operazione.
A2A guadagna lo 0,4 per cento.
Si starebbe complicando il percorso per l’aggregazione tra Agsm Verona e Aim Vicenza. I vertici veronesi avrebbero rimandato a dopo l’estate la scelta del partner industriale per la fusione con Vicenza.
Inoltre il presidente di Agsm, Finocchiaro, ha segnalato che, sebbene A2A rimanga un partner industriale ideale, ci sarebbero altre proposte da Hera e Dolomiti Energia da valutare.
Ricordiamo che un mese fa le multiutility venete avevano annunciato il progetto di fusione chiarendo la necessità di un partner industriale. Posizione che la società guidata da Valerio Camerano valutava con attenzione.
Chiude in flessione Italgas (-0,8%).
Tra le Mid, Ascopiave chiude a +1 per cento.
L’Ad di Iren (+0,5%) ha confermato l’interesse della società ai dossier CVA e Sorgenia. Inoltre, la società rinvierà a settembre la decisione in merito alla cessione del 49% del rigassificatore livornese Olt First State.
Tra le Small, frazionali rialzi per Edison (+0,5%) e Acsm Agam (+0,3%).