Nell’ambito degli accordi siglati fra Tim e Vodafone, INWIT consoliderà le attuali 11 mila torri Vodafone diventando così il secondo operatore indipendente in Europa, con un parco che conterà oltre 22 mila torri.
Nasce così il più grande tower operator italiano con l’ambizione di abilitare lo sviluppo di soluzioni innovative sul territorio nazionale, dalle smart cities, all’industria 4.0, alle coperture indoor nei grandi centri.
A valle dell’operazione societaria, articolata in più fasi, Vodafone riceverà 2.140 milioni e 360 milioni di azioni, in modo da permettere ai due operatori TIM e Vodafone di detenere lo stesso numero di azioni, pari al 37,5% ciascuno del totale.
Grazie a neutral host come INWIT sarà possibile la condivisione tra operatori di parte della rete di accesso, permettendo così di avere contemporaneamente una migliore copertura e notevoli efficienze in termini di tempi e costi di sviluppo. L’accordo consente anche di ridurre sensibilmente il gap tecnologico tra i grandi centri urbani e le aree rurali del Paese.
L’accordo permetterà alla nuova INWIT di mettere in sicurezza, sotto un contratto di servizio di lunga durata, oltre 700 milioni di ricavi. Complessivamente quindi i ricavi da TIM e Vodafone supereranno l’80%, con oltre il 70% del fatturato contrattualizzato tramite Master Service Agreement. Infatti, se prima solo 10 mila ospiti erano inclusi nel contratto di servizio con TIM, con l’accordo questo numero supererà i 30 mila complessivi con TIM e Vodafone.
Il fatturato totale è atteso quindi superare il miliardo di euro al 2026, quando gran parte delle sinergie saranno già state raccolte. Le sinergie complessive superano i 200 milioni di Ebitda entro il 2026.
Sempre entro il 2026, quando le sinergie saranno pressoché completamente realizzate, la nuova INWIT prevede di raggiungere un livello di recurring free cash flow superiore ai 600 milioni. Il piano attuale prevedeva un target di 200 milioni al 2021.