Gedi – Un primo semestre ancora in flessione

ll Cda di Gedi Gruppo Editoriale ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2019, che evidenziano ricavi in flessione del 6,1% a 303 milioni, di cui il 12,2% derivanti dalle attività digitali (15,2% sul brand Repubblica).

Nel dettaglio, i ricavi diffusionali sono diminuiti del 5,2% a 134,5 milioni, in un mercato che ha registrato una riduzione del -7,7% delle vendite dei quotidiani in edicola e abbonamento.

I ricavi pubblicitari hanno invece segnato un calo del 7,4% a 147,3 milioni rispetto all’analogo periodo del 2018.

In flessione anche la redditività, scesa di 20 punti base al 6,7% poiché la contrazione dell’Ebitda è stata dell’8,6% a 20,2 milioni (13 milioni al netto degli impatti dell’IFRS 16).

Il dato include oneri per ristrutturazioni per complessivi 3,3 milioni derivanti principalmente dalle ulteriori razionalizzazioni dell’assetto industriale e delle strutture commerciali locali della concessionaria di pubblicità del gruppo.

Al netto di suddetti oneri, il dato si presenta in miglioramento segnando un progresso del 7,3% a 23,5 milioni con un’incidenza sui ricavi di 7,8 punti percentuali (6,8% nel 1H 2018).

Dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 15,9 milioni (+67,4%), l’Ebit è diminuito del 65,9% a 4,3 milioni (4 milioni prima dell’applicazione dell’IFRS 16).

Escludendo i sopracitati oneri, l’Ebit rettificato cala del 38,7% a 7,6 milioni (7,3 milioni prima dell’applicazione dell’IFRS 16).

Il conto economico si è chiuso con una perdita netta di 19,1 milioni (vs utile netto di 4,3 milioni nel 1H 2018), complici gli effetti della cessione di Persidera (-17,3 milioni) e oneri per ristrutturazioni che hanno impattato sul risultato netto per 2,5 milioni.

Al 30 giugno 2019, prima dell’applicazione dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 123,1 milioni, in aumento di 19,9 milioni rispetto a fine dicembre 2018. Una dinamica riconducibile a pagamenti per 23 milioni relativi ai piani di riorganizzazione in corso e all’andamento del capitale circolante.

Includendo gli effetti dell’IFRS 16, che ha comportato la rilevazione di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso per 61,2 milioni, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 184,4 milioni.