Servizi Finanziari (+2,3%) – Settimana tonica per Azimut (+2,2%) e Banca Generali (+1,8%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari archivia l’ottava con un rialzo del 2,3% e sovra-performando di 1,5 punti percentuali l’analogo europeo (+0,8%), non risentendo della frenata del comparto bancario (0,0%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,9%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, confermati dalle stime del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (FMI) che ha limato dello 0,1% l’outlook di crescita globale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina.

Nel frattempo, la Bce ha lasciato fermi i tassi e ha confermato di stare valutando varie opzioni di allentamento monetario a causa dell’outlook debole e i rischi orientati al ribasso per l’economia dell’Eurozona, come ribadito dal presidente Mario Draghi.

Tra le opzioni che potrebbero essere prese in considerazione ci sono un nuovo QE e una possibile riduzione dei tassi di interesse, accompagnata però da misure per attutirne gli impatti negativi sui bilanci bancari.

Per quanto riguarda l’Italia, il FMI ha limato allo 0,8% la crescita del Pil 2020 mentre è rimasta invariata per il 2019 a 0,1 per cento.

La settimana sottotono del settore creditizio ha impattato in minima parte sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Azimut (+2,2%), il cui presidente Pietro Giuliani ha recentemente ribadito che la società non è in vendita, mentre sul Mid Cap spicca Banca Generali (+1,8%), che ha completato l’acquisizione di Nextam Partners.

Sul Ftse Mib acquisti su Nexi (+2,4%), che oggi pubblicherà i conti del primo semestre, e su Exor (+3%), mossasi in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.

Sul Mid Cap ok Banca Ifis (+0,4%), che nel primo semestre ha concluso operazioni su Npl per 1,4 miliardi e si cui Fitch ha confermato il rating. In rosso doValue (-2,6%), che ha perfezionato l’acquisto di Altamira, mentre recupera Cerved (+1,3%), con Mps che ha esercitato il recesso dal contratto di special servicing in essere con la controllata Juliet.

Tra le Small Cap sugli scudi Banca Sistema (+3,1%), che ha conferito il ramo ‘Credito su Pegno’ in ProntoPegno, mentre rallenta Banca Intermobiliare (-1,3%), che ha da poco ricevuto da Bankitalia i requisiti minimi da rispettare.