Auto – Settore sotto pressione (-2,3%) dopo minacce Trump e warning Schaeffler

Settore auto sotto pressione in scia alle recenti dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sul fronte dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina e alla revisione dell’outlook settoriale operata da Schaeffler.

Intorno alle 15:30, l’indice settoriale europeo cede il 2,3%, segnando il quarto calo giornaliero consecutivo. A Francoforte Volkswagen perde l’1,6%, Daimler il 2,4% e Bmw il 2,2%, mentre a Parigi Renault arretra del 2,5% e Peugeot del 3,8 per cento.

A Piazza Affari, forti vendite su Fca con il titolo che ha accelerato al ribasso fino a essere entrato in di volatilità a -4,9%, per poi rientrare alle negoziazioni scambiando ora in calo del 5,1% a 11,6 euro.

Sono ripresi stamani a Shanghai i colloqui tra la delegazione americana e quella cinese, dai quali però gli operatori non si attendono significativi passi avanti sul raggiungimento di un accordo.

Ad alimentare il pessimismo hanno contribuito le ultime dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha avvertito Pechino di non aspettare la fine del suo mandato per siglare un’intesa.

L’inquilino della Casa Bianca, infatti, ha detto che se verrà rieletto alle prossime presidenziali nel novembre 2020 la Cina non otterrà alcun accordo o, al massimo, uno meno vantaggioso.

L’andamento del settore auto è poi ulteriormente appesantito dalla revisione dell’outlook operata dal produttore di componentistica Schaeffler, che alimentano i timori su una contrazione del mercato dopo quelle annunciate nei giorni scorsi da altri player quali Robert Bosch e Continental.

La società ha infatti visto al ribasso le stime per la produzione del settore che ora è attesa in calo del 4% quest’anno dalla flessione dell’1% stimata a febbraio.