Oggi si riunirà il consiglio del Fitd per il via libera formale al piano di rafforzamento patrimoniale per salvare Carige, stimato in circa 900 milioni, per poi inviare la proposta vincolante ai commissari, che poi la sottoporranno alla Bce per l’ok.
Nel vertice verrà recepita l’offerta di Cassa Centrale Banca (CCB), che dovrebbe investire 65 milioni (per rilevare circa il 10% del capitale, per poi salire in seguito) nell’ambito dell’aumento di capitale da 700 milioni che servirà a coprire parte del suddetto piano.
L’aumento prevede poi la conversione del bond da 313 milioni da parte dello Schema Volontario del Fitd e, per il restante, sarà coperto dallo Schema Obbligatorio dello stesso Fitd, il cui impegno potrebbe salire fino a 320 milioni se gli attuali soci di Carige, in primis la famiglia Malacalza, non aderissero. Il Fitd potrebbe arrivare a possedere oltre il 90%, per cui servirebbe l’autorizzazione della Bce.
Proprio i Malacalza dovranno però dare il via libera all’aumento nell’assemblea che, secondo la stampa, dovrebbe tenersi entro fine settembre, per poi finalizzare l’operazione entro fine anno.
La parte restante del fabbisogno verrebbe finanziata con l’emissione di un bond Tier2 da 200 milioni, sottoscritto per il 50% da CCB, per 50 milioni da Apollo tramite Amissima, per 20 milioni dal Credito Sportivo, per 13 milioni dal Mediocredito Centrale (ieri l’ok del cda secondo la stampa) e per i rimanenti 17 milioni suddivisi tra Cattolica, Mediolanum, Equita e fondazione Cariverona.