Italgas – Ebitda ed Ebit superiori alle stime nel 2Q 2019

Nel secondo trimestre 2019 l’area di consolidamento è variata a seguito di alcune operazioni di incorporazione nelle controllate Medea e Italgas Reti (1 aprile 2019), dell’acquisto del residuo 40% di EGN (17 aprile 2019), del 100% Mediterranea da parte di Italgas Reti (30 aprile 2019), dei rami d’azienda di Aquamet e Isgas Energit Multiutilies rispettivamente in capo a Italgas Reti e Medea, del 10% di Isgastrentatrè in capo a Medea, e della costituzione di Medea NewCo (7 maggio 2019).

Nel periodo in esame il gruppo Italgas ha registrato un fatturato in calo su base annua del 4,5% a 298,6 milioni, risultando allineato al consensus (298 milioni), a causa dell’andamento di ricavi regolati della Distribuzione gas (-6,7% a 284 milioni).

Una dinamica che si riflette al livello di Ebitda, sceso del 4,9% a 214,7 milioni, superiore tuttavia alle stime degli analisti (+1,3% vs 212 milioni), nonostante i minori costi operativi (-3,6% a 84 milioni). Cala lievemente la marginalità, al 71,9% dal 72,2 per cento.

Un andamento che si inverte a livello di Ebit, in progresso del 6,8% a 118 milioni, superiore alle previsioni dei broker (+2,6% vs 115 milioni), grazie ai minori ammortamenti e svalutazioni (-16,1% a 96,7 milioni). Migliora anche la marginalità, che passa al 38,6% dal 35,3% del periodo di confronto.

Il conto economico si è chiuso con un utile netto in crescita del 5,3% a 79,9 milioni, migliore del consensus (+2,4% vs 78 milioni).

L’esposizione del conto economico è al netto degli effetti dell’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” (262,5 e 203,3 milioni nel primo semestre rispettivamente 2019 e 2018) e della riclassificazione di componenti residuali (7,5 e 7,4 milioni nel primo semestre rispettivamente 2019 e 2018).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 ammonta a 3.859 milioni, minore rispetto al consensus (-55 milioni vs 3.914 milioni). Dato tuttavia superiore di 157 milioni rispetto all’ammontare di fine marzo 2019 (3.702 milioni). Includendo gli effetti dell’applicazione dell’IFRS 16 (leasing) l’indebitamento netto è pari a 3.933 milioni (+165 milioni rispetto a fine marzo 2019).

Infine, gli investimenti ammontano a 166 milioni, a fronte dei 122 milioni del periodo di confronto, e risultano allineati alle stime degli analisti (166 milioni).