Saras – Lo scenario sfidante pesa sui conti del 2Q 2019

Saras ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una performance operativa superiore alle attese, che ha visto l’Ebitda comparable sostanzialmente stabile a 76,9 milioni rispetto ai 65,5 milioni stimati dal consensus. Un risultato che riflette in particolare l’andamento positivo della Raffinazione, che ha battuto le attese in uno scenario più debole rispetto allo scorso anno. L’Ebit comparable ha invece mostrato un calo del 18,2% a 29,2 milioni, oltre le previsioni, mentre l’utile netto comparable è sceso a 4,2 milioni. Infine, dal lato patrimoniale, la liquidità netta post IFRS 16 è salita a 28 milioni.

Nel periodo aprile-giugno i ricavi consolidati di Saras sono diminuiti del 18,3% a 2.590 milioni per effetto principalmente delle minori quotazioni petrolifere medie, oltre che dei minori volumi venduti nella Raffinazione e nel Marketing.

Le quotazioni della benzina si sono infatti attestate su una media di 644 $/ton (vs 707 $/ton nel 2Q 18), mentre quelle del diesel sono state in media pari a 603 $/ton (vs 657 $/ton nel 2Q 18).

Nella gestione operativa, l’Ebitda comparable è invece rimasto sostanzialmente stabile a 76,9 milioni (-2,4%) mentre l’Ebit comparable ha evidenziato un calo del 18,2% a 29,2 milioni.

Una dinamica che riflette principalmente l’andamento della Raffinazione che ha mostrato risultati sopra le attese, rilevando un calo del 18,3% a 17 milioni contro i 65,5 milioni stimati dal consensus.

La divisione ha fatto leva sui maggiori volumi e su una performance industriale positiva per affrontare uno scenario petrolifero più sfidante, caratterizzato da minori crack spread e sconti sui grezzi pesanti.

Nei tre mesi in esame l’EMC Benchmark si è infatti attestato su una media di 0,2 $/bl contro i 2,2 $/bl del 1Q 18.

Il margine di raffinazione di Saras, storicamente maggiore dell’EMC Benchmark, ha invece raggiunto i 3,3 $/bl, superiore di 2,1 $/bl rispetto all’EMC Benchmark (+2,4/2,8 $/bl la guidance) ma inferiore ai 5 $/bl dell’anno precedente.

Più contenuti rispetto al secondo trimestre 2018 anche i crack spread, con quello della benzina che è risalito dai 2,6 $/bl del 1Q 19 fino a 8,6 $/bl, ma al di sotto dei 10,3 $/bl del 2Q 18.

In diminuzione invece il crack spread del diesel a 12 $/bl, inferiore sia ai 15,2 $/bl del 1Q 19 sia ai 13,7 $/bl del 2Q 18, scontando sia fattori legati alla stagionalità sia al rallentamento dei consumi per l’automazione, oltre alla maggiore offerta sul mercato.

La divisione Power ha mostrato un Ebitda comparable in lieve calo a 48,8 milioni (-5,1%), risentendo della riduzione del valore della tariffa CIP6/92 e delle vendite di idrogeno, oltre che dei minori volumi prodotti a causa della attività manutentive.

Risultato operativo più che raddoppiato invece per il Marketing a 7,5 milioni grazie ai migliori margini sull’extra rete e a minori costi fissi.

Bene anche il business Eolico che ha riportato un Ebitda comparable in crescita del 92,3% a 2,5 milioni in scia all’incremento del 37% dei volumi prodotti.

Il periodo si è dunque chiuso con un utile netto comparable pari a 4,2 milioni, in calo del 33,3% rispetto ai 6,3 milioni rilevati nel secondo trimestre 2018.

Dal lato patrimoniale, la liquidità netta al 30 giugno 2019 risulta pari a 28 milioni, in miglioramento rispetto all’indebitamento finanziario netto di 4 milioni rilevato lo scorso 31 marzo 2019.

Il dato include l’impatto negativo per 48,5 milioni legato all’introduzione del principio contabile IFRS 16, al netto del quale la liquidità netta risulterebbe pari a 76,5 milioni.

Infine, il management ha confermato le previsioni per l’esercizio in corso in vista dell’entrata in vigore della nuova normativa IMO 2020, i cui effetti anticipati dovrebbero iniziare a riscontrarsi già nella seconda parte di quest’anno.

In particolare, Saras ha ricevuto recentemente l’autorizzazione ad avviare l’attività di bunkeraggio nel porto di Cagliari e fornire quindi il nuovo combustibile alle imbarcazioni in transito.