Banca Mediolanum – Il margine di intermediazione sale a 301,3 mln (+3,8%) nel 2Q 2019

Banca Mediolanum ha archiviato il secondo trimestre 2019 con un margine di intermediazione pari a 301,3 milioni (+3,8% su base annua), al cui interno le commissioni nette sono leggermente diminuite a 219,1 milioni (-2,2% rispetto al secondo trimestre 2018), mentre il margine di interesse è cresciuto a 60,3 milioni (+29,6% a/a). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 99,2 milioni (-37,7% rispetto al periodo di confronto).

Il secondo trimestre 2019 di Banca Mediolanum è stato caratterizzato da una crescita del giro d’affari e da un calo dell’utile netto a causa di alcune poste straordinarie.

Il margine di intermediazione si è attestato a 301,3 milioni (+3,8% rispetto allo stesso periodo del 2018).

Le commissioni nette sono diminuite a 219,1 milioni (-2,2% a/a), al cui interno però le commissioni di gestione sono salite a 255 milioni (+1,6% su base annua) grazie alla crescita delle masse e una maggiore stabilizzazione delle componenti ricorrenti, mentre le commissioni di performance sono scese a 13,1 milioni (63,1 milioni nel secondo trimestre 2018).

il margine di interesse è aumentato a 60,3 milioni (+20,3% rispetto al secondo trimestre 2018), grazie alla crescita degli impieghi alla clientela retail e alle attività di tesoreria.

Positivo, seppure in contrazione, il contributo dei profitti da trading, fissatisi a 2 milioni (-83,1% rispetto al periodo di confronto).

I costi operativi sono aumentati meno che proporzionalmente rispetto al giro d’affari, attestandosi a 152 milioni (+2% a/a).

Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 149,4 milioni (+5,8% su base annua).

Dopo rettifiche salite a 6,4 milioni (0,9 milioni nel periodo di confronto), il risultato netto di gestione si è fissato a 142,9 milioni (+1,9% a/a).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 99,2 milioni (-37,7% rispetto al 2Q 2019), dopo avere spesato altri accantonamenti e oneri straordinari per 21,9 milioni (8,4 milioni nel periodo di confronto) e maggiori imposte per 21,8 milioni (35,7% a/a).