Carraro – Calano fatturato e utile nel 1H 2019

Nel primi sei mesi del 2019, il gruppo ha registrato un fatturato in calo dell’8,1% su base annua a 301,7 milioni, riconducibile alle dinamiche dei mercati di India e Nord America, specialmente nel comparto agricolo.

In linea con il primo semestre 2018, a sostenere positivamente le vendite sono stati i mercati asiatici, in avanzamento rispetto ai mercati tradizionali di Europa e Nord America.

A livello di aree di business, Carraro Drive Tech (sistemi di trasmissione e componenti) ha registrato ricavi in calo del 9,7% a 243,4 milioni per via di un raffreddamento della domanda dovuto in parte ad azioni di de-stocking operate da alcuni clienti.

Agritalia (trattori) mostra invece un fatturato di 72,7 milioni, sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente grazie al comparto ricambi che ha compensato la riduzione delle vendite di trattori, scese a 2.134 unità dalle 2.235 precedenti.

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è diminuito del 7,2% a 27 milioni pari a una marginalità del 9% (+10 basis point).

Nel dettaglio, l’Ebitda della divisione Carraro Drive Tech è risultato pari a 26,7 milioni, con una marginalità dell’11% (+60 basis point), mentre quello della divisione Agritalia è stato pari a 2,2 milioni con un’incidenza sui ricavi al 3% (+120 basis point).

L’Ebit, invece, è sceso del 13,7% a 17 milioni con un ros al 5,6% (-40 basis point).

La società ha quindi chiuso il primo semestre 2019 con un calo dell’utile netto del 15,7% di 5,6 milioni, in diminuzione rispetto ai 6,7 milioni precedenti. Sul risultato hanno pesato anche le svalutazioni delle partecipazioni nella joint venture cinese e nella collegata Enertronica per 2,2 milioni complessivi, oltre che l’effetto della contabilità per iperinflazione sulla controllata argentina per circa 0,7 milioni.

Al netto di tali poste, l’utile del gruppo sarebbe risultato pari a 8,5 milioni (2,8% sul fatturato), sostanzialmente in linea con l’utile adjusted del pari periodo 2018.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è ridotto di 1,5 milioni e ammonta al 30 giugno 2019 a 155,1 milioni, grazie all’accurato presidio del capitale circolante netto.