Iren – 1H 2019, ricavi in crescita del 15,6% a/a a 2,2 miliardi

Il Cda di Iren ha approvato i risultati consolidati dei primi sei mesi del 2019, con ricavi in crescita del 15,6% a 2.238 milioni.

Una dinamica riconducibile principalmente ai ricavi di energia elettrica, grazie ai maggiori volumi e all’incremento del prezzo, e al consolidamento delle società del gruppo ACAM dal 1°aprile 2018, Maira e Spezia Energy Trading da ottobre 2018 e San Germano dal 1°gennaio 2019.

L’Ebitda si contrae del 5,5% a 478 milioni. Un andamento dovuto al venir meno di circa 60 milioni relativi a certificati di efficienza energetica (TEE) pregressi e alla scadenza degli incentivi in certificati verdi riconosciuti sulla produzione idroelettrica degli impianti di Pont Ventoux e Bussento, per 22 milioni.

Al netto dei predetti fattori, l’Ebitda risulterebbe in miglioramento del +12,7% rispetto ai 424 milioni del periodo di confronto.

L’Ebit cala del 18,2% a 258 milioni, dopo avere contabilizzato maggiori ammortamenti accantonamenti e svalutazioni (+15,5% a 220,4 milioni), di cui ammortamenti (+13,2% a 191,5 milioni) comprensivi dell’effetto derivante dalla variazione di perimetro a seguito del consolidamento di ACAM e San Germano.

Il conto economico si chiude con un utile di competenza del gruppo in calo a doppia cifra del 18,4% a 150,6 milioni.

Escludendo l’effetto dei certificati energetici, l’utile netto risulterebbe in crescita del 19,5 per cento.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 cifra in 2.570 milioni, in aumento di 117 milioni rispetto al valore di fine dicembre 2018 per effetto dei maggiori investimenti (197 milioni), della distribuzione dei dividendi (150 milioni) e dell’applicazione dell’IFRS16 (circa 105 milioni).

Escludendo l’effetto dell’IFRS16 e l’acquisto di azioni proprie l’indebitamento finanziario netto risulterebbe sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2018.

Infine, gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 197 milioni, in crescita del 20,1% rispetto al 30 giugno 2018. Essi sono stati destinati per la maggior parte alla business unit Reti (114 milioni) per la realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato e l’ammodernamento delle reti gas ed elettriche.

Gli altri sono suddivisi tra il settore Ambiente (22 milioni), Energia (22 milioni) e Mercato (21 milioni).