Saras – Il ciclo manutentivo pesa sui risultati del 1H 2019

Saras ha chiuso il primo semestre del 2019 con ricavi in calo del 16,2% a 4.684 milioni, a causa dell’importante ciclo manutentivo che ha interessato la raffineria nel primo trimestre  e della maggiore debolezza delle cariche petrolifere.

In particolare, le quotazioni della benzina si sono attestate su una media di 596 $/ton (vs 669 $/ton nel 1H 18), mentre le quotazioni del diesel sono state in media pari a 594 $/ton (vs 623 $/ton nel 1H 18).

In calo anche l’Ebitda comparable che ha mostrato una diminuzione del 33% a 99,7 milioni, legato soprattutto al calo rilevato nella Raffinazione e nel Power Generation a causa dell’importante ciclo manutentivo svolto.

La Raffinazione, che ha chiuso il periodo con un Ebitda comparable negativo per 3,9 milioni, ha inoltre dovuto scontare uno scenario petrolifero più sfavorevole rispetto ai primi sei mesi del 2018.

L’EMC Benchmark si è infatti attestato su una media di 0,6 $/bl contro gli 1,9 dollari del 1H 18, mentre il margine di raffinazione di Saras ha raggiunto i 3 $/bl, superiore di 2,1 dollari rispetto all’EMC Benchmark ma inferiore ai 4,4 dollari dell’anno precedente.

Il crack spread della benzina è passato da 9,5 a 8,4 $/bl, solo parzialmente compensato dal’incremento del crack spread del diesel da 12,9 a 13,6 $/bl, per un effetto complessivo negativo sulla produzione di 75 milioni.

In calo del 17,9% a 85,8 milioni l’Ebitda comparable della divisione Power in scia alla diminuzione del 3% della tariffa CIP6/92, ai minori ricavi dalle vendite di idrogeno e ai maggiori costi fissi legati al ciclo manutentivo.

Migliora invece il risultato per il Marketing (+27,8% a 9,2 milioni) e leggermente per l’Eolico (+3,4% a 6,1 milioni).

L’Ebit comparable si è ridotto del 91% a 5,8 milioni mentre il periodo si è chiuso con una perdita netta comparable di 36,3 milioni (utile di 14,9 milioni nel 1H 18), risultati ascrivibili principalmente all’andamento del primo trimestre.

Infine, dal lato patrimoniale, la liquidità netta si è ridotta dai 46 milioni di fine 2018 ai 28 milioni rilevati lo scorso 30 giugno.

Al netto degli effetti dell’applicazione dell’IFRS 16, pari a un maggiore debito per 48,5 milioni, la liquidità netta al 30 giugno risulta invece in aumento a 76,5 milioni.