I ricavi del secondo semestre 2019 hanno registrato una crescita su base annua del 3,9% a 560,8 milioni, risultando migliori del consensus (+1,8% vs 551 milioni).
Una dinamica che ha beneficiato del maggiore fatturato del business Regolato Italia (+2,7% a 504.9 milioni, il 90% del totale).
L’Ebitda è migliorato del 5% a 426 milioni (+2,2% vs 417 milioni), grazie alla sostanziale stabilità dei costi operativi.
Dopo avere spesato maggiori ammortamenti e svalutazioni (+9,9% a 148,3 milioni) l’Ebit è salito del 2,6% a 277,7 milioni.
Gli oneri finanziari netti aumentano del 26,5% a 22,9 milioni, mentre le imposte si sono ridotte del 2,4% a 72,4 milioni, con il tax rate che cala al 28,4%, riducendosi di un punto percentuale rispetto al periodo di confronto.
Il conto economico si chiude con un utile netto di pertinenza dei soci in aumento dell’1,7% a 180,6 milioni, superiore anche alle stime dei broker (+3,2% vs 175 milioni).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 si esprime in 8.293,5 milioni, in aumento di 374,8 milioni rispetto al valore di fine marzo 2019, ma sostanzialmente in linea rispetto al consensus (-39,5 milioni).
Gli investimenti complessivi realizzati dal gruppo nel periodo aprile-giugno 2019 sono saliti del 18,1% a 231,9 milioni, risultando maggiori rispetto alle attese (+11% vs 209 milioni).