Azimut archivia un’ottima trimestrale che evidenzia una buona crescita per tutte le voci. Complice il buon andamento dei mercati e lo sviluppo delle masse che hanno toccato il livello più alto mai raggiunto di 55,9 miliardi, la società di asset management ha registrato un incremento di tutte le componenti di reddito.
Nella tabella seguente riportiamo il confronto tra i conti del secondo trimestre 2019 e 2018 di Azimut.
Nel secondo trimestre 2019 il totale dei ricavi di Azimut ha toccato i 238,4 milioni, in aumento del 23,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente con un apporto positivo di tutte le componenti.
Le commissioni ricorrenti sono cresciute del 19,1% a 187,7 milioni, bene anche quelle variabili salite del 43,3% rispetto al periodo aprile-giugno 2018. In aumento anche i ricavi assicurativi a 15,7 milioni (+36,1%) e gli altri ricavi a 5,4 milioni (+47,3%).
Meno che proporzionale l’incremento dei costi di acquisizione lievitati del 18,6% a 92,5 milioni. Stabili i costi operativi a 55,6 milioni (+0,5%) come conseguenza di una crescita del 6,3% del costo del personale a 27,7 milioni e a un decremento del 4,7% degli altri costi operativi a 27,9 milioni.
Il reddito operativo di attesta quindi a 90,3 milioni (+50,4%).
Dopo un saldo positivo di 2,2 milioni della gestione finanziaria e negativo per 4 milioni per quella straordinaria, imposte per 4,9 milioni e minorities scese a 3,4 milioni, l’utile netto si è attestato a 80,1 milioni.