Generali – Il risultato operativo sale a 2,7 mld (+7,6%) nel 1H 2019

Generali ha chiuso il primo semestre 2019 con premi lordi pari a 35,7 miliardi (+1,8% a/a). Il risultato operativo è salito a 2,7 miliardi (+7,6% su base annua), mentre l’utile netto reported di pertinenza del gruppo ha toccato 1,8 miliardi (+34,6% rispetto al primo semestre 2018).

“Il primo semestre dell’anno conferma l’esecuzione efficace e disciplinata del piano strategico triennale ‘Generali 2021’ in tutti i segmenti di business. Generali è oggi sempre di più un gruppo assicurativo e di asset management globale con un’eccellenza tecnica nel vita e nel danni e una expertise distintiva nella gestione del risparmio”.

È con queste parole che Philippe Donnet, Group Ceo di Generali, ha commentato i risultati del primo semestre 2019.

La raccolta premi lordi è salita a 35,7 miliardi (+1,8% rispetto al periodo di confronto). Positivo il contributo sia del ramo vita che del segmento danni.

Il ramo vita ha registrato premi per 24,3 miliardi (+0,9% a/a), grazie allo sviluppo delle polizze puro rischio e malattia (+9,3% su base annua), che ha compensato il di quelli generati dalle unit-linked (-8,7% rispetto al periodo di confronto).

Il ramo danni ha riportato premi totali pari a 11,4 miliardi (+3,9% a/a). La crescita è stata supportata sia dal ramo auto (+31,1% su base annua), sia da quello non auto (+3,6% rispetto ai primi sei mesi del 2018). Il Combined ratio è sceso al 91,5% (-0,2% rispetto al primo semestre 2018), con i minori impatti legati ai sinistri non catastrofali in parte assorbita dalle maggiori spese.

Il risultato operativo è cresciuto a 2,7 miliardi (+7,6% rispetto ai primi sei mesi del 2018). Il ramo danni ha registrato un risultato operativo di 1,1 miliardi (+1,4% a/a), mentre nel segmento vita è cresciuto a 1,6 miliardi (+4% su base annua).

L’asset management ha apportato 186 milioni (+17,4% rispetto al primo semestre 2018), con le masse salite a 605,9 miliardi (+24,1% rispetto a fine 2018), al cui interno quelle di  terzi sono salite a 154,2 miliardi (72,3 miliardi al 31 dicembre 2018) grazie soprattutto all’integrazione delle nuove boutique.

Il periodo si è chiuso con un utile netto di pertinenza del gruppo di 1,8 miliardi (+34,1% rispetto ai primi tre mesi del 2018), includendo anche i 128 milioni derivanti dalla vendita delle attività belghe e 352 milioni generati da quella di Generali Leben (Germania).

Al netto di queste componenti, l’utile netto si sarebbe attestato a 1,3 miliardi (+6,4% su base annua).

Dal lato patrimoniale, a fine giugno il patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo ammonta a 27,1 miliardi (23,6 miliardi al 31 dicembre 2018).

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 giugno 2019 il Regulatory Solvency ratio è pari al 209% (217% a fine 2018). Il calo da inizio anno è largamente derivante dal recepimento atteso di cambiamenti regolamentari.