Nel secondo trimestre del 2019 i ricavi consolidati del colosso di San Donato sono cresciuti su base annua del 5,8% a 678 milioni. Un andamento che beneficia dell’incremento sia del fatturato da attività regolate sia di quello da attività non regolate.
Nel dettaglio, i ricavi derivanti dal settore regolato registrano un aumento del 3,8% a 651 (il 96% del totale). Le attività non regolate hanno contribuito al totale per 27 milioni, raddoppiando rispetto al 2° trimestre del 2018.
Una dinamica confermata a livello di risultati operativi, dove l’Ebitda passa a 569 milioni (+5%), nonostante l’incremento dei costi operativi (+10,1% a 109 milioni). L’Ebit si porta a 390 milioni, in aumento del 4,3% pur in presenza i maggiori ammortamenti e svalutazioni (+6,5% a 179 milioni).
Il conto economico si chiude con un utile netto di 298 milioni, con un progresso a doppia cifra del 10,8%, grazie ai minori oneri finanziari netti (-4,4% a 43 milioni) e a maggiori proventi su partecipazioni (+19,1% a 56 milioni).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto cifra in 11,5 miliardi, in aumento di 289 milioni rispetto al valore di fine marzo 2019.
Gli investimenti del periodo aprile-giugno dell’anno in corso sono stati pari a 242 milioni, registrando un balzo del 25,4% rispetto al periodo di confronto.
