Vendite sul comparto bancario a Piazza Affari nella mattinata odierna. Intorno alle 9:30 il Ftse Italia Banche segna un calo dell’1,9%, annullando il rimbalzo tentato ieri.
L’andamento del settore creditizio, come quello di tutto il resto del listino, risente delle parole del presidente americano, Donald Trump, che è tornato a minacciare di introdurre tariffe al 10% su altri 300 miliardi di dollari di import provenienti dalla Cina a partire dal 1° settembre.
In questo contesto lo spread Btp-Bund si è allargato a 210 pb dai 200 punti base di ieri(fonte Mts Markets), appesantendo ulteriormente il comparto bancario.
Nei giorni scorsi il settore era stato debole per via dei dubbi circa la tenuta del Governo per gli scontri all’interno dei partiti che lo sostengono, con Matteo Salvini che in un’intervista di oggi ha ventilato l’ipotesi di elezioni anticipate, e per le parole di Mario Draghi, numero uno della Bce, che ha rimarcato l’outlook debole e i rischi orientati al ribasso per l’economia dell’Eurozona.
Vendite su tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-1% a 1,98 euro), Banco Bpm (-1,3% a 1,68 euro), Ubi (-1,1% a 2,33 euro), UniCredit (-2,4% a 10,41 euro), Bper (-0,9% a 3,43 euro) e Mediobanca (-1,2% a 8,96 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Mps (-1,1% a 1,32 euro), Popolare di Sondrio (-0,9% a 1,87 euro) e Creval (-0,2% a 0,054 euro) e Credem (-1,3% a 4,47 euro).