Moda (+0,7%) – BasicNet la migliore (+4,2%), riduce il calo Ferragamo (-0,5%)

Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a +0,7%, al di sotto del corrispondente indice europeo di confronto (+1,1%).

A prendersi la scena tra gli investitori è stata la decisione della Fed di ritoccare i tassi d’intesse di 25 punti base.

Nella seguente conferenza stampa il chairman delalla banca centrale statunitense, Jerome Powell, ha lasicato intendere che tale mossa non aprirà la strada ad un ciclo di tagli ma non escluderà nuovi interventi sul costo del denaro.

Le Big cap si muovono a due velocità con Moncler a +1,2% e Salvatore Ferragamo in calo di mezzo punto percentuale, dopo le forti vendite di mercoledì (-7,8%).

Quest’ultima ha risentito probabilmente delle parole del Ceo, Micaela le Divelec Lemmi, durante la conference call con gli analisti sui risultati del primo semestre 2019, che hanno evidenziato una crescita dei ricavi del 4,6% a 704,9 milioni nel confronto a cambi correnti (+4,6% a cambi costanti), ma margini in calo.

Nel dettaglio, la manager ha spiegato che “Abbiamo iniziato a vedere alcuni impatti delle proteste a Hong Kong alla fine di giugno, ma non possiamo dire che impatto avranno sull’anno. È difficile predire quanto dureranno e anche quali potranno essere gli impatti sugli arrivi dalle nazioni più vicine”.

Tra le Mid Cap prevalgono gli acquisti con Tod’s e Brunello Cucinelli, in rialzo rispettivamente del 3,5% e dello 0,4 per cento.

BasicNet (+4,8%) si è presa la scena tra le Small Cap. Nell’ultimo mese il titolo ha guadagnato il 2,3 per cento.

Denaro anche su Zucchi (+2,1%), il cui indebitamento finanziario netto a giugno è salito a 39,6 milioni dai 39,4 milioni a fine maggio scorso.

In coda Geox (-1,6%), dopo che i primi sei mesi del 2019 sono stati un periodo particolarmente sfidante per  la “Scarpa che respira”. Nonostante ciò la società  è comunque riuscita a registrare una crescita del 26% del canale online ditretto.

Nel secondo trimestre dell’anno Geox ha realizzato ricavi per 138,5 milioni (-7,5%).

Infine si segnala che Stefanel ha reso noto che l’indebitamento finanziario netto a fine giugno scorso è ammontato a 88,7 milioni (debito per 88,4 milioni al 31 maggio scorso).