Nel primo semestre 2019 il gruppo Pierrel ha registrato ricavi pari a 9,4 milioni, in progresso del 8,5% su base annua.
Una dinamica sostenuta dall’incremento dei volumi prodotti e fatturati, in particolare dell’anestetico dentale Orabloc sul mercato nordamericano (+15%) e sui nuovi mercati del continente euroasiatico. Incremento al quale è corrisposto un aumento dei costi di produzione in misura meno che proporzionale, per effetto delle importanti attività di efficientamento da tempo avviate dal management.
Tutto questo si è riflesso a livello di margini operativi con l’Ebitda balzato del 42,2% a 0,9 milioni e l’Ebit triplicato a 0,3 milioni, nonostante ammortamenti e svalutazioni aumentati a 0,6 milioni dai precedenti 0,5 milioni.
Gli oneri finanziari netti sono rimasti sostanzialmente stabili a 0,4 milioni. Tale voce include anche oneri finanziari netti figurativi da attualizzazione e da adeguamento valutario, complessivamente pari a circa 0,2 milioni, riconducibili al debito ancora dovuto da Pierrel nei confronti del cliente americano Dentsply International. Debiti il cui ammontare al 30 giugno 2019 era pari, a titolo di interessi e capitale, a circa 6,4 milioni.
Suddette dinamiche si sono riflesse sull’ultima riga di conto economico, che ha evidenziato un deficit in calo a 0,1 milioni dai precedenti 0,3 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 4,7 milioni, in aumento di 1 milione rispetto a fine 2018. Un andamento riconducibile sostanzialmente all’assorbimento di cassa per la realizzazione degli investimenti programmati.
Il CdA, preso atto delle previsioni sulla performance operativa del gruppo Pierrel per la seconda metà dell’esercizio in corso, ha confermato i principali obiettivi economico-finanziari per l’esercizio 2019, come comunicati al mercato lo scorso 20 marzo, che prevedono ricavi lordi per circa 22,4 milioni e un Ebitda positivo intorno ai 3,7 milioni.