Il Cda della società guidata da Urbano Cairo ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019.
I primi sei mesi dell’anno 2019 si sono chiusi con ricavi netti consolidati per 595,6 milioni (-4,9% rispetto al pari periodo 2018), di cui 475,5 milioni riferiti a RCS.
L’Ebitda è salito dello 0,9% a 97,4 milioni (86,8 milioni attribuibili a RCS), con la relativa marginalità al 16,4% (+90 punti base). Al netto dell’IFRS 16, il margine operativo lordo ammonta a 82,2 milioni.
L’Ebit, invece, diminuisce dell’11,9% a 59,4 milioni (57,4 milioni realizzati da RCS) con un’incidenza sul fatturato al 10% (-80 punti base), dopo aver spesato maggiori ammortamenti per 38 milioni (+30,6%). Escludendo gli effetti dell’IFRS 16, l’Ebit è pari a 57,8 milioni.
L’utile netto del gruppo scende del 17,9% a 24,3 milioni (22,5 milioni il risultato di RCS), dopo aver spesato minori oneri finanziari netti per 8,7 milioni (-8,4%).
Al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto è sceso di 13,2 milioni a 175,4 milioni rispetto a fine anno 2018, di cui 177,5 milioni relativi a RCS (187,6 milioni a fine anno 2018). Un andamento principalmente riconducibile ai flussi di cassa generati dalla gestione tipica, comprensivi della dinamica del circolante, compensati dagli esborsi per investimenti e per oneri non ricorrenti netti.
Includendo l’applicazione dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario netto sale a 395 milioni, di cui 366,9 milioni riferiti a RCS.
