Fineco Bank – Utile netto in crescita a 71,8 mln (+8,5%) nel 2Q 2019

Fineco ha chiuso il secondo trimestre 2019 con un margine di intermediazione pari a 161,1 milioni (+2,9% a/a). Positivo l’apporto del margine di interesse (+3,9% su base annua a 71,4 milioni) e delle commissione nette (+9,1% a 81,3 milioni rispetto al secondo trimestre 2018). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 71,8 milioni (+8,5% a/a).

“Sono dati che ancora una volta confermano che il modello di business di Fineco è in grado di generare un flusso di ricavi ben diversificato e bilanciato, ed evidenziano la capacità di soddisfare anche le più sofisticate esigenze finanziarie della clientela, con un continuo miglioramento della produttività della rete di consulenza”.

È con queste parole che Alessandro Foti, Ad di Fineco, ha commentato i conti del secondo trimestre 2019.

Il margine di intermediazione è salito a 161,1 milioni (+2,9% a/a), grazie al contributo positivo di tutte le componenti core.

Il margine di interesse è cresciuto a 71,4 milioni (+3,9% rispetto al secondo trimestre 2018), sostenuto dall’aumento della liquidità transazionale e dalla maggiore incidenza dell’attività di lending.

Le commissioni nette sono salite a 81,3 milioni (+9,1% su base annua), grazie al contributo dell’area investing, che include i servizi di collocamento e distribuzione di fondi.

I profitti da trading sono scesi a 8 milioni (-38,7% rispetto al secondo trimestre 2018).

In leggera crescita i costi operativi (+2% a 62,3 milioni rispetto al periodo di confronto). Al riguardo, si ricorda che la controllata Fineco AM non era ancora pienamente operativa nel secondo trimestre 2018. Nel dettaglio, il costo del personale è salito a 22,4 milioni (+7% su base annua), mentre gli altri costi sono scesi a 39,8 milioni (-0,6% a/a).

Le dinamiche sopra esposte hanno determinato un risultato lordo di gestione pari a 98,8 milioni (+3,5% rispetto al secondo trimestre 2018).

Dopo avere contabilizzato recuperi su crediti per 1,1 milioni (+0,2 milioni nel periodo di confronto), riconducibile sia a un miglioramento del profilo di rischio dei crediti commerciali sia a un incremento delle riprese di valore dovute in parte per la riduzione delle esposizioni verso UniCredit, il risultato netto di gestione si è attestato a 99,9 milioni (+4,5% a/a).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 71,8 milioni (+8,5% rispetto al secondo trimestre 2018). Non considerando alcune componenti non ricorrenti, l’utile netto si sarebbe attestato a 74,7 milioni (66,2 milioni nel periodo di confronto).