Il Sole 24 Ore – Torna in utile nel 1H 2019

Il Cda de Il Sole 24Ore ha approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2019, chiuso con ricavi consolidati per 100,8 milioni, in contrazione del  6,7% rispetto pari periodo 2018.

Tale variazione è riconducibile principalmente alla diminuzione dei ricavi editoriali per 26 milioni (-1,7%), dei ricavi pubblicitari pari a 39 milioni (-7,7%), oltre a quelli delle banche dati per 16,7 milioni (-5,7%) e di quelli dell’Area Cultura (-20,7% a 7,5 milioni).

Sul fronte dei margini, l’Ebitda segna una crescita del 40% a 11,2 milioni (con una marginalità all’11,1% dal 7,4% del pari periodo 2018), beneficiato essenzialmente di un provento non ricorrente derivante dal rilascio di 3,2 milioni del fondo rischi stanziato a fronte del possibile aggiustamento prezzo per la cessione della partecipazione di Business School24.

Il miglioramento è anche imputabile all’effetto dell’applicazione dell’IFRS 16, entrato in vigore da inizio anno, che ha visto contabilizzare minori proventi operativi derivanti dai subaffitti di immobili per 1 milione e minori costi per godimento beni di terzi per 5,1 milioni, derivanti dai canoni di affitto delle sedi del gruppo, dai canoni di noleggio delle autovetture e dagli affitti degli spazi per gli impianti di trasmissione radiofonici.
L’Ebitda adjusted, al netto di oneri e proventi non ricorrenti e dell’impatto dell’IFRS 16 entrato in vigore da inizio anno, è positivo per 3 milioni (3,9 milioni nel 1H 2018).
L’Ebit passa in positivo a 2,1 milioni dai -2,5 milioni dei primi sei mesi 2018, spesati ammortamenti per 8,3 milioni (+80,4%) e minori accantonamenti per 0,8 milioni (-86,4%). Tuttavia, escludendo le partite non ricorrenti e gli effetti del suddetto principio, l’Ebit è negativo per 1 milione (-0,7 milioni nel 1H 2018).
Il semestre si chiude con un un utile netto di 1,7 milioni, rispetto al deficit di 4,1 milioni del 1H 2018.
Il risultato netto adjusted è negativo per 0,9 milioni (-1,5 milioni nel 1H 2018).

Al 30 giugno 2019, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 31,6 milioni, in calo di 3,3 milioni dal debito al 1° gennaio 2019 (34,9 milioni), inclusivo degli effetti dell’IFRS 16, e in aumento di oltre 25 milioni da fine 2018 (5,9 milioni). Una dinamica riconducibile dai flussi derivanti dall’attività operativa, che ha  compensato anche il pagamento degli oneri non ricorrenti relativi alle uscite incentivate liquidate nel periodo.

Nel 2019 il management ha come obiettivo il recupero della redditività anche attraverso il contenimento dei costi e a una maggiore efficienza operativa, pur garantendo adeguati investimenti commerciali a supporto dei ricavi e in tecnologie per nuovi modelli operativi e di business, mantenendo un adeguato equilibrio finanziario.