Interpump – Salgono ricavi e utile netto nel 2Q 2019

Il gruppo ha archiviato il periodo aprile-giugno 2019 con risultati sostanzialmente in linea alle attese. Il fatturato è aumentato dell’8,6% a 360 milioni, beneficiando dell’apporto positivo soprattutto del settore Olio. In crescita dell’8,2% a 83,5 milioni l’Ebitda, anche grazie all’impatto dell’adozione dell’IFRS 16. Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 9,8% a 47 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è salito a 391 milioni.

Interpump ha chiuso il secondo trimestre 2019 con ricavi in crescita dell’8,6% a 359,6 milioni, trainati soprattutto dal +9,1% a 241 milioni registrato dal settore Olio, mentre il settore Acqua ha segnato un +7,5% a 118 milioni.

A parità di perimetro di consolidamento e di cambi le vendite hanno segnato un progresso del 4,1%, il settore Olio cresciuto del 4,8% e il settore Acqua del 2,7 per cento.

A livello di aree geografiche, la crescita è stata sostenuta dal +6,7% a 130,5 milioni dell’Europa (esclusa l’Italia che ha segnato un +5,8% a 61 milioni), dal +20,3% a 100 milioni del Nord America, e dal +7,1% a 32 milioni del Resto del Mondo, mentre il Far East e Oceania ha segnato un -5,2% a 36,5 milioni.

L’Ebitda è aumentato dell’8,2% a 83,5 milioni, con un’incidenza sul fatturato sostanzialmente stabile al 23,2% (-10 punti base). Escludendo l’effetto del principio IFRS 16, l’Ebitda si è attestato a 79,6 milioni.

L’Ebit ha registrato un incremento del 2,3% a 65,9 milioni, con una marginalità diminuita al 18,3% (-110 punti base).

Il periodo si è chiuso con un utile netto in aumento del 9,8% a 46,9 milioni, mentre escludendo gli effetti dell’acquisizione di GS Hydro sul risultato del secondo trimestre 2018 la crescita risulta pari al 7 per cento.

Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto è aumentato 391 milioni dai 382 milioni al 31 marzo 2019, includendo l’impatto dell’adozione del nuovo principio contabile IFRS 16.