Nei primi sei mesi del 2019, Sias ha registrato un utile netto in calo del 2,5% a 124,6 milioni, a fronte di un volume d’affari aumentato del 6,1% a 613 milioni.
Entrando nel dettaglio del fatturato, i ricavi del settore autostradale sono saliti a 556,1 milioni (+3,1% a/a): i ricavi netti da pedaggio sono aumentati di 17 milioni per effetto dei maggiori ricavi dalla concessionaria Autovia Padana (+9,6 milioni), della crescita dei volumi di traffico (+5 milioni), nonché all’adeguamento tariffario entrato in vigore dal 1° gennaio 2019 (+2,2 milioni).
In aumento anche i ricavi del settore tecnologico, pari a 36,8 milioni (+68,8% a/a).
In leggera flessione la gestione operativa, con l’Ebitda in calo a 347 milioni (-0,8% a/a) e il relativo margine al 56,6% (60,6% 1H18).
La società ha sottolineato che la contrazione di 6,6 milioni del margine operativo lordo del settore autostradale è principalmente ascrivibile all’anticipazione degli interventi manutentivi previsti per l’intero esercizio in corso.
Il conto economico si è chiuso infine con un utile netto di competenza del gruppo per 124,6 milioni (-2,5% a/a).
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 1.218,1 milioni (1.243,2 milioni a fine dicembre 2018).Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, entro fine 2019 dovrebbe perfezionarsi la fusione per incorporazione di Sias in Astm che darà vita ad una vera One Company.