Tesmec – Il settore Ferroviario trascina la crescita dei ricavi nel 1H 2019

La società ha diffuso lo scorso 2 agosto i risultati del primo semestre 2019, chiuso con ricavi in crescita del 7% a 97,5 milioni (+5,3% a cambi costanti) grazie soprattutto al +58% a 16,4 milioni registrato dal settore Ferroviario.

In particolare, tale performance è attribuibile all’esecuzione del contratto in essere con RFI e di quello sul mercato francese con TSO. Il settore Trencher, invece, ha segnato un -1,3% a 59,2 milioni, legato principalmente al diverso business model sui progetti australiani con un recupero previsto già a partire dalla seconda parte dell’anno.

Infine, il settore Energy ha mostrato un incremento del 5,6% a 21,9 milioni, mentre a livello geografico Tesmec ha beneficiato soprattutto delle performance positive del mercato americano ed europeo, in crescita rispettivamente del 33,9% e del 26,9 per cento.

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è aumentato del 30% a 12,1 milioni, con una marginalità al 12,4% (+220 punti base). Escludendo l’impatto dell’IFRS 16, l’Ebitda risulta pari a 10,3 milioni.

L’Ebit, invece, è salito del 37,5% a 3,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 3,4% (+80 punti base).

Il semestre si è chiuso con un utile netto sostanzialmente stabile a 0,5 milioni, complice l’incremento degli oneri finanziari netti da 1,6 a 2,2 milioni per effetto dell’introduzione dell’IFRS 16 e della diversa composizione del debito, che risulta essere più elevato nel medio rispetto al breve termine.

Dal latro patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 94,1 milioni dai 77,7 milioni, per effetto soprattutto dell’incremento del capitale circolante ricollegabile al settore ferroviario e al magazzino per supportare la crescita prevista nel secondo semestre. Includendo l’impatto dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 112,5 milioni.

Il Portafoglio ordini al 30 giugno 2019 si attesta a circa 196,9 milioni, dei quali 72,8 milioni riferiti al settore Trencher, 95,7 milioni al settore Ferroviario e 28,4 milioni al settore Energy, rispetto ai 201 milioni del primo semestre dell’esercizio 2018.