Il Cda di Acsm Agam ha recentemente approvato i conti al 30 giugno 2019.
Si segnala che tali dati si riferiscono al nuovo perimetro del gruppo, a seguito dell’aggregazione di Acsm Agam stessa con i Gruppi ASPEM e AEVV, con Lario Reti Gas, Acel Service, A2A Idro4 e il ramo scisso da A2A Energia riferito ai clienti di Varese, realizzata il 1° luglio 2018, mentre quelli al 30 giugno 2018 si riferiscono al precedente perimetro. Pertanto il confronto risulta non omogeneo.
I ricavi da vendite e prestazioni ammontano a 213,3 milioni, a fronte dei 101,2 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente, grazie soprattutto all’ampliamento di perimetro delle attività gestite.
La gestione operativa evidenzia un Ebitda ante partite non ricorrenti pari a 36,9 milioni.
Dal breakdown di tale aggregato per area di attività, emerge che il business Reti rappresenta la maggior quota (54% del totale), con 19,9 milioni, cui segue il business Vendita, pari al 48,8% del totale, con 18 milioni.
Nel periodo in esame, il gruppo ha registrato poste non ricorrenti negative per 0,6 milioni, riguardanti principalmente costi inerenti l’aggregazione e contenziosi.
Al netto delle predette poste, l’Ebitda si attesta a 36,3 milioni, con il relativo margine al 17 per cento.
L’Ebit si esprime in 16,4 milioni, dopo aver spesato ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per complessivi 19,8 milioni. Importo che include ammortamenti per immobilizzazioni materiali e immateriali (18,5 milioni), accantonamento al fondo svalutazione crediti (1,4 milioni) e accantonamenti a fondi rischi (0,6 milioni, voce positiva per effetto di rilasci fondi). L’Ebit margin è pari a 7,7 per cento.
La gestione finanziaria è positiva per 0,2 milioni e include una plusvalenza di 0,6 milioni relativa alla cessione, avvenuta a gennaio di quest’anno, della partecipata commerciale Gas&Luce, che al 31 dicembre 2018 era stata riclassificata tra le attività destinate alla vendita per 2,9 milioni.
Il conto economico si chiude con un utile di pertinenza del gruppo pari a 10,1 milioni (5,3 milioni nel semestre di confronto).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 72,4 milioni, sostanzialmente in linea rispetto a fine 2018.
Gli investimenti al netto delle dismissioni sono stati pari a 24,7 milioni, a fronte dei 5,9 milioni del primo semestre 2018.