La raccolta netta totale di Azimut, a luglio, è stata positiva per 517 milioni (775,2 milioni nello stesso mese del 2018). Il flusso spinge il totale dei primi sette mesi del 2019 a 3,2 miliardi (+1,1% rispetto al periodo di confronto).
Oltre 350 milioni della raccolta netta del mese in esame è arrivata dall’Italia, di cui quasi la totalità in risparmio gestito.
Nel dettaglio, i fondi hanno visto prevalere le sottoscrizioni nette per 105,7 milioni (+462,1 milioni a luglio 2018).
Le gestioni patrimoniali hanno registrato flussi netti positivi per 184,5 milioni (raccolta netta positiva di 199,4 milioni nello stesso mese del 2018).
I titoli, i fondi di terzi e c/c sono hanno realizzato sottoscrizioni nette per 179,2 milioni (+301,6 milioni a luglio 2018).
Nei primi sette mesi del 2019 i fondi comuni di investimento hanno realizzato una raccolta netta positiva di 1.076,4 milioni (+40,1% a/a), mentre le gestioni patrimoniali hanno riportato sottoscrizioni nette per 708,2 milioni (-41,6% su base annua).
Da inizio anno i fondi di terzi e c/c si attestano a 1.211,9 milioni (+3,4% rispetto al periodo gennaio-luglio 2018).
Il totale delle masse a fine luglio si fissa a 57,2 miliardi (+10% rispetto a fine 2018), di cui 44,5 miliardi riferiti a quelle gestite e la restante parte al risparmio amministrato.
Pietro Giuliani, presidente del gruppo, ha commentato: “Il risultato di crescita registrato a luglio esprime la capacità della nostra rete di consulenti finanziari e wealth manager di affiancare con efficacia la clientela nelle scelte di investimento, oltre al dinamismo delle attività internazionali del gruppo”.
“In questi mesi in particolare abbiamo saputo conciliare rendimenti ai clienti, con una performance media ponderata netta da inizio anno di +6,9%, con la capacità di attrarre talenti dal mercato (90 ingressi nel primo semestre) mantenendo in equilibrio la crescita fra colleghi già in struttura e nuovi inseriti dimostrando la solidità e sostenibilità del nostro modello di sviluppo”, aggiunge Giuliani.