Il gruppo ha chiuso i primi sei mesi del 2019 con ricavi in aumento del 2,6% a 72 milioni (-1,5% a parità di perimetro), beneficiando del contributo di 2,87 milioni derivante dall’acquisizione di Elettropiemme avvenuta lo scorso 23 gennaio.
A livello di aree geografiche, buone performance in particolare in Nord America (+23,6%) e in Latam (+9,8%), mentre si registra una contrazione nell’Europa non Ue (-33,3%). L’Italia (+7,5%) invece ha beneficiato del contributo della sopra citata acquisizione, al netto della quale le vendite sarebbero diminuite del 5,2 per cento.
Per quanto riguarda i singoli business, gli azionamenti hanno segnato un +5,8%, i componenti per l’automazione un +10% (-4,2% a parità di perimetro), mentre i sensori hanno registrato una contrazione del 4,5% principalmente a causa dell’andamento in Asia, Europa e Italia.
L’Ebitda è diminuito del 4,2% a 10,7 milioni con una marginalità al 14,9% (-110 punti base), complici i minori volumi e il maggior costo del personale in parte compensati dall’impatto positivo per 0,385 milioni derivante dalla variazione di perimetro.
L’Ebit è ha segnato un -33,8% a 5,4 milioni con un ros al 7,5% (-410 punti base), anche a causa di una perdita di valore su cespiti per 1,5 milioni determinata dalla demolizione di uno stabile per il business sensori, la cui espansione necessita di spazi aggiuntivi per nuove linee produttive.
Depurando il risultato operativo da questa perdita, oltre che dall’impatto positivo generato dall’entrata nel Gruppo di Elettropiemme, il risultato operativo del periodo ammonterebbe a 6,6 milioni, in diminuzione di 1,5 milioni rispetto al dato dei primi sei mesi del 2018.
Il semestre si è chiuso con una flessione dell’utile netto dello 0,8% a 4 milioni, beneficiando di una diminuzione del tax rate. Sul dato del primo semestre 2018, inoltre, pesava il risultato netto da attività disponibili per la vendita negativo per 0,9 milioni, relativo all’adeguamento del know-how del business del fotovoltaico al presunto valore di realizzo.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 16,9 milioni dai 4,5 milioni al 31 dicembre 2018, con la generazione di cassa per 5,3 milioni assorbita dagli investimenti tecnici effettuati nel periodo per 8,3 milioni, dalla distribuzione di dividendi per 4,6 milioni e dall’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 per 2,6 milioni.