Seduta di vendite sull’indice Infrastrutture Italiane (-1,2%) che ha registrato una performance in linea con l’andamento del Ftse Mib (-1,3%). Il corrispondente indice settoriale europeo ha invece lasciato sul terreno il 2,4 per cento.
La minaccia di nuovi dazi ha aperto una nuova frattura nelle trattative Usa-Cina, con la superpotenza asiatica che ha già fatto sapere che prenderà contromisure. La recente escalation delle frizioni tra le due principali economie mondiali rischia inoltre di aprire un nuovo fronte nel conflitto commerciale, ossia una guerra valutaria. Pechino ha infatti consentito alla moneta cinese di scendere sotto la soglia psicologica di 7 yuan per dollaro per la prima volta dalla crisi del 2008, suggerendo di essere pronta ad usare la svalutazione del cambio come strumento contro gli Stati Uniti.
Atlantia, unica big del comparto, ha lasciato sul terreno l’1,2 per cento.
Tra le Mid Cap, in frazionale ribasso Inwit (-0,5%).
Lo scorso venerdì, a mercati chiusi, il Cda di Astm (-1,8%) ha approvato i risultati del primo semestre 2019, chiuso con un volume d’affari consolidato di 986,5 milioni (+29,1% a/a) ma con un Ebitda in aumento di un più contenuto 3,1% a 362,2 milioni a seguito dei maggiori costi operativi. Il conto economico si è chiuso infine con un utile netto di competenza dei soci di 75,4 milioni (-9,6% a/a).
Sempre venerdì, Sias (-1,1%) ha diffuso i risultati del primo semestre dell’esercizio in corso, chiuso con un utile netto di competenza del gruppo per 124,6 milioni (-2,5% a/a).
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, acquisti su Toscana Aeroporti (+0,9%).