Le masse amministrate dal Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, a fine giugno, erano pari a 229,2 miliardi (+8% rispetto al 31 dicembre 2018 e +5% rispetto al 30 giugno 2018).
L’evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2018 è attribuibile sia alla performance di mercato, che ha inciso positivamente sui patrimoni per 11,6 miliardi, sia alla raccolta netta di oltre 4,5 miliardi.
L’analisi per aggregati evidenzia che la componente di risparmio gestito si è attestata a 156,9 miliardi (+7% rispetto a fine 2018).
Al 30 giugno 2019 le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento ammontavano a 37,8 miliardi (+4% rispetto al 31 dicembre 2018).
Nel primo semestre2019 l’attività commerciale ha registrato oltre 4,5 miliardi di raccolta
netta (5,5 miliardi nel primo semestre 2018), con flussi prevalentemente concentrati sulla
componente di risparmio amministrato.
Al 30 giugno 2019 il numero complessivo dei private banker delle reti risultava pari a 5.942, con un portafoglio medio pro-capite pari a circa 39 milioni.
L’analisi dei principali aggregati del conto economico ha evidenziato che nei primi sei mesi del 2019 le commissioni nette sono risultate pari a 843 milioni, sostanzialmente in linea (-
1%) rispetto al saldo di 855 milioni registrato nel periodo di confronto.
Le commissioni nette ricorrenti, componente predominante (oltre il 93%) del margine commissionale, sono risultate pari a 788 milioni (-3%) rispetto ai primi sei mesi del 2018).
Tale andamento riflette il parziale riposizionamento dei risparmi della clientela, a fronte di masse medie di risparmio gestito (153,2 miliardi) rimaste sostanzialmente invariate rispetto al primo semestre 2018.
Nel primo semestre 2019, così come nella prima metà del 2018, il margine commissionale non ha beneficiato di alcun contributo significativo riveniente da commissioni di performance.
Il margine di interesse è salito 89 milioni (+17% rispetto al periodo di confronto), grazie alla crescita dei volumi medi investiti e al contenimento del costo medio della raccolta bancaria del periodo.
I costi operativi netti sono cresciuti a 289 milioni (+4% rispetto al corrispondente periodo del 2018). Il Cost/Income ratio è risultato pari a 30% (29% nel primo semestre 2018), rimanendo su livelli di assoluta eccellenza.
L’utile netto consolidato si è attestato a 456 milioni, segnando un marginale incremento di 2 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2018.
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 giugno 2019 il Cet1 si fissa al 19,2%, nettamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari.
Paolo Molesini, Ad e Dg di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha dichiarato:
“I risultati di questo primo semestre confermano la validità del nostro modello di servizio, reso possibile grazie ai nostri 6.000 private banker”.
“In questa prima metà dell’anno siamo cresciuti a ritmi sostenuti, raggiungendo nuovi e straordinari livelli di performance: il notevole incremento delle masse amministrate – che hanno superato la quota record di 229 miliardi – e il nostro miglior utile netto semestrale di sempre certificano come la nostra società stia continuando il suo percorso di crescita con determinazione, persistenza e lungimiranza”.