Sabaf – Risultati deboli nel 2Q 19, atteso recupero dei ricavi nel 2H grazie al M&A

Il gruppo ha archiviato il periodo aprile-giugno 2019 con ricavi in calo dello 0,9% a 37,2 milioni, complice soprattutto il rallentamento della domanda in Italia e Sud America. In calo la marginalità, con l’Ebitda che ha segnato un -17% a 6,3 milioni e l’Ebit un -35% a 2,9 milioni. L’utile netto è diminuito del 64% a 1,4 milioni. Rivista la guidance 2019 grazie al contributo della neo acquisita CMI.

Sabaf ha chiuso il secondo trimestre 2019 con una flessione dei ricavi dello 0,9% a 37,2 milioni (-7,5% a parità di area di consolidamento), complice soprattutto il rallentamento della domanda in Italia (-12,5% a 7,9 milioni) e Sud America (-9,7% a 5,7 milioni).

In calo anche il Nord America (-5,4% a 3,7 milioni), mentre si registrano performance positive in Europa (+3% a 15,4 milioni) e in Asia e Oceania (+49,3% a 2,5 milioni). Segnali di ripresa in Medio Oriente e Africa (+22,5% a 1,9 milioni).

A livello di gestione operativa, come nel primo trimestre, il basso livello di utilizzo della capacità produttiva, ha penalizzato la redditività. L’Ebitda ha segnato un -17% a 6,3 milioni, con una marginalità al 16,9% (-330 punti base), mentre l’Ebit è diminuito del 34,5% a 2,9 milioni, con un ros al 7,8% (-400 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un calo dell’utile netto del 64% a 1,4 milioni, complici anche perdite su cambi per 0,6 milioni rispetto a utili per 0,8 milioni nel pari periodo 2018.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 50,3 milioni dai 48,5 milioni al 31 marzo 2019, complice anche il pagamento di 6,1 milioni di dividendi.

Per quanto riguarda le previsioni per il 2019, grazie al contributo derivante dall’acquisizione di CMI che sarà consolidata a partire da agosto, il gruppo prevede vendite pari a circa 162 milioni e un Ebitda compreso tra 28-29 milioni.

A parità di perimetro, le vendite sono attese a circa 150 milioni (la precedente previsione indicava ricavi in aumento tra il 3% e il 6% rispetto ai 151 milioni del 2018 e una redditività operativa in linea o in leggera flessione rispetto al 19,9% del 2018).