Chl ha reso noto che non è stato acquistato né esercitato, durante il relativo periodo di offerta, alcuno degli oltre 910 milioni di diritti rimasti inoptati, rivenienti dall’aumento di capitale per oltre 1,4 milioni, deliberato dai soci lo scorso 24 giugno.
Pertanto il numero totale di nuove azioni sottoscritte è pari a 60,3 milioni (24,89% del totale delle nuove azioni oggetto dell’aumento di capitale), per un controvalore complessivo di 361.858,90 euro.
Risultano quindi non sottoscritte oltre 182 milioni di nuove azioni, per un controvalore complessivo di circa 1,1 milioni.
Dallo scorso 25 luglio sono stati ricevuti ulteriori versamenti, da parte dei soci, per 42.500 euro, e da parte di un soggetto terzo non socio per 9.500 euro.
Tenuto conto dei sopra citati versamenti soci, l’importo di 394.992,84 euro, pari alla differenza tra l’importo dei versamenti, per complessivi 507.659,41 euro, ricevuti da alcuni azionisti dal 1° aprile 2019 e i 112.666,57 euro derivanti dai versamenti successivi al 31 marzo, è stato utilizzato per la sottoscrizione di oltre 65,8 milioni di nuove azioni.
E’ stato anche avviato il collocamento privato delle 116,2 milioni di nuove azioni residue a terzi, da concludersi entro il prossimo 16 settembre.
In tale contesto, il versamento del soggetto terzo è stato utilizzato per la sottoscrizione di circa 1,6 milioni di nuove azioni. Inoltre la società ha avviato dei colloqui con alcuni ex-obbligazionisti del prestito “CHL 6,00% 2014-2018 convertibile” titolari dei crediti derivanti dal mancato rimborso del suddetto prestito nonché con altri creditori della società.
A tal riguardo, si segnala che alcuni ex-obbligazionisti hanno già presentato richieste di sottoscrizione delle nuove azioni per complessivi 173.438,53 euro, cui seguirà l’assegnazione agli stessi di 28,9 milioni di nuove azioni.
In considerazione di tutto ciò le nuove azioni sottoscritte sono oltre 156,6 milioni (64,63% del totale delle nuove azioni), per un controvalore di 939.790,27 euro.
Qualora all’esito del collocamento privato, l’aumento di capitale non risultasse interamente sottoscritto, le nuove azioni rimaste inoptate verranno sottoscritte, sempre entro il 16 settembre, utilizzando i versamenti in conto futuro aumento capitale per 291.207,10 euro, effettuati da alcuni azionisti tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2019, fino a concorrenza dell’ammontare massimo dell’aumento di capitale stesso.
Inoltre qualora non dovessero essere sottoscritte ulteriori nuove azioni e quindi l’aumento di capitale risultasse sottoscritto per complessivi 939.790,27 euro, Chl non disporrebbe delle risorse finanziarie necessarie per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del gruppo, stimato in circa 2,7 milioni, già considerando l’importo dei versamenti al 31 Marzo, di cui circa 1,3 milioni da coprire utilizzando gli affidamenti bancari in essere e la rimanenza da coprire mediante l’aumento di capitale per i 12 mesi successivi al 31 marzo. Le disponibilità liquide del gruppo si esaurirebbero al 31 dicembre 2019.
Conseguentemente, la prospettiva della continuità aziendale in assenza di azioni alternative adeguate a consentire la copertura del fabbisogno finanziario complessivo netto, sarebbe pregiudicata e la società dovrebbe far ricorso agli strumenti previsti dalla legislazione concordataria e fallimentare.