Creval ha archiviato il secondo trimestre 2019 con una buona tenuta del margine di intermediazione a 174 milioni (+0,2% a/a), grazie a maggiori profitti da trading, mentre le componenti core sono scese. Il periodo si è chiuso in utile per 15,2 milioni, a fronte del risultato netto positivo di 30,9 milioni del secondo trimestre 2018.
Il secondo trimestre 2019 di Creval è stato contraddistinto da una buona tenuta del margine di intermediazione che, accompagnata da una riduzione dei costi, ha permesso al risultato lordo di gestione di salire.
L’utile netto è risultato in calo per le maggiori rettifiche su crediti, che
includono parte straordinaria volta al rafforzamento delle coperture finalizzata ad accelerare cessione di Npl da 800 milioni, prevista nel piano industriale 2019-2023, entro fine anno.
Il margine di intermediazione si è attestato a 174 milioni (+0,2% rispetto al corrispondente periodo del 2018).
Il margine di interesse è diminuito a 87,3 milioni (-3,3% rispetto al secondo trimestre 2018), sia per il calo delle posizioni in pronti contro termine che per l’aumento dei volumi di raccolta in coerenza con la strategia del piano.
Le commissioni nette sono scese a 62,1 milioni (-9,7% a/a), in seguito principalmente ad una riduzione di quelle up-front.
I ricavi da trading sono salita da 9,8 milioni a 21,4 milioni, beneficiando della plusvalenza legata alla cessione della quota in Nexi.
I costi operativi sono calati a 113 milioni (-11,4% a/a). Le spese per il personale sono diminuite a 66,2 milioni (-7,5% su base annua) a seguito della riduzione del numero dei dipendenti, mentre le gli altri costi sono scesi a 46,8 milioni (-16,4% rispetto al secondo trimestre 2018), grazie agli interventi di efficientamento.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 67,3 milioni (+45,7% rispetto al periodo di confronto).
Dopo rettifiche su crediti per 74,6 milioni aumentate per rafforzare le coperture (50 milioni di riprese di valore nel secondo trimestre 2018, dovute all’applicazione del principio contabile Ifrs9), il risultato netto di gestione è risultato leggermente negativo per 7,3 milioni (+96,2 milioni nello stesso periodo del 2018).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 15,2 milioni (-51% a/a), grazie al recupero di imposte per 31,1 milioni.